Oramai ci siamo! Una delle notti più attese dagli appassionati della pallacanestro statunitense sta per arrivare. E' tempo di Christmas Day nella NBA e, una volta archiviato il pranzo natalizio, sarà la volta di collegarsi con gli Stati Uniti d'America, scendendo in campo sui parquet americani per osservare lo spettacolo del basket a stelle e striscie come ogni notte. Cinque i palazzetti nei quali si accenderanno i riflettori, quattro le partite delle quali ci occuperemo in questa presentazione delle sfide che ci accompagneranno nella notte di Natale.
A catalizzare l'attenzione di tutti gli appassionati del globo, ovviamente, la rivincita delle Finals dello scorso anno, con Durant che si unirà a Curry, Thompson e Green nella sfida dei Warriors ai Cavaliers di LeBron James. La partita della Quicken Loans Arena sarà, in rigoroso ordine cronologico, la seconda della serata a stelle e strisce. Andiamo a dare uno sguardo all'unica sfida che farà da antipasto a quella che si terrà in Ohio e, soprattutto, alle tre che seguiranno dopo il "rumble at the Q".
Ore 18 (italiana) Boston Celtics @ New York Knicks
Si parte dalla Grande Mela. A New York, nel matinèe del Madison Square Garden, i nuovi e sorprendenti Knicks, ritrovatisi sotto il segno di Anthony, ovviamente, ma anche dei dettami imposti da coach Hornaceck e delle giocate di Porzingis (che conta di essere della contesa) e Derrick Rose, ospiteranno, forti del loro record stagionale (16-13) i Boston Celtics, terzi della classe nella Eastern Conference. Sfida al vertice, quasi inattesa, con i padroni di casa che punteranno sul fattore del palazzetto amico (11 vittorie a fronte di sole 4 sconfitte) per agganciare in classifica la squadra di Brad Stevens. Di contro, tuttavia, non la squadra più facile da affrontare, che sta ritrovando dopo un avvio in sordina, automatismi ed alchimie come nei giorni migliori: Thomas è tornato protagonista assoluto, mentre Al Horford è entrato decisamente più a fondo nei meccanismi criptici di coach Stevens. Celtics che, inoltre, si presentano al Garden come la miglior squadra in esterna della Conference. Un biglietto da visita tutt'altro che di scarsa rilevanza in attesa della palla a due di una gara che si preannuncia molto equilibrata anche nei numeri delle due squadre: 104.7 i punti messi a segno ogni notte dagli ospiti, 0.6 in più per i Knicks, che tuttavia hanno una difesa maggiormente ballerina (107.6 concessi a fronte dei 103 della truppa Stevens).
Ore 23 Chicago Bulls @ San Antonio Spurs
Tutti gli occhi saranno puntati sul grande ex di giornata: Pau Gasol. Il suo trasferimento non è passato inosservato ed il catalano sarà sicuramente stimolato dalla presenza sul parquet dell'Alamo di alcuni dei suoi ex compagni, tra i quali c'era Jimmy Butler. Sfida che, tuttavia, nelle ultime nottate ha visto raffreddarsi i possibili bollenti spiriti a causa della caduta libera dei Bulls di coach Hoiberg. La speranza è che gli stimoli, da una parte o dall'altra, possano rappresentare la scintilla per vedere una partita degna di tal nome. Decisamente favorita la squadra di casa, che dopo la sconfitta rimediata proprio in casa dei Chicago Bulls ha voltato pagina, quantomeno per quel che riguarda atteggiamento difensivo e mentalità, quella chiesta da Gregg Popovich. Sparta, stavolta, ride eccome, reduce da otto vittorie nelle ultime dieci gare giocate, mentre Atene, con la maglia dei Bulls, piange: il crollo verticale, in termini di prestazioni come di linguaggio del corpo della squadra della Windy City, preoccupa e non poco, al di là delle sette sconfitte nelle ultime dieci giocate. Le sconfitte recenti contro Hornets e Wizards bruciano eccome: i tori sono attesi all'Alamo per una reazione. Tra i fattori del match, la capacità degli Spurs di muovere la palla e di far ruotare, a vuoto, la difesa ospite, e la fisicità di questi ultimi a rimbalzo, soprattutto d'attacco, che potrebbe infastidire e non poco Popovich.
Ore 2 Minnesota Timberwolves @ Oklahoma City Thunder
Poteva mai essere Natale senza il miglior giocatore, attualmente, della Lega? No. Russell Westbrook scende in campo anche in versione Babbo Natale, pronto a trascinare ancora una volta i suoi a suon di punti (45 quelli nell'ultima uscita in casa dei Celtics), rimbalzi e, ovviamente, doni sotto forma di assist. Lo zero viaggia spedito verso il titolo di MVP della Regular Season e lo fa a furia di triple doppie, che parzialmente mettono una pezza alle non esaltanti prestazioni della squadra di Donovan. Certo, la nuova versione dei Thunder non è fatta per divertire i tifosi, bensì per esaltare le doti di Westbrook e di mettere in condizione, quando possibile, i comprimari di rendersi utili alla causa. Nel contesto si inseriscono ottimamente Kanter e Adams, bersagli preferiti di Russ, mentre a fasi alterne si sono accesi nel corso di questo primo scorcio di campionato Oladipo e Sabonis. E gli avversari? I Timberwolves di Thibodeau stanno studiando - ed in parte apprendendo anche discretamente - alcuni dei dettami tecnico-tattici dell'ex capo allenatore dei Bulls. Se la difesa non è ancora quella ideale nelle previsioni del Thib, l'attacco invece segna e fa divertire: LaVine, Wiggins e Towns sono tutt'altro che dei prospetti futuribili, ma solidissime realtà attorno ai quali si sta costruendo una discreta squadra, che tuttavia necessità ancora di qualche passo di crescita, soprattutto in quanto a maturità ed esperienza. Gara all'insegna dei ritmi alti, dei punteggi altissimi e dello spettacolo. Assente Oladipo. Non è esclusa la sorpresa.
Ore 4.30 Los Angeles Clippers @ Los Angeles Lakers
A chiudere la notte di Natale ci penserà il primo derby stagionale di Los Angeles. Di fronte due squadre che, come nelle ultime stagioni, fanno corsa a sè in classifica: a ridosso delle prime posizioni, da contender mai del tutto confermatasi, i Clippers; nei bassifondi, nonostante la rifondazione e l'ottima partenza stagionale, i Lakers. Tuttavia, il derby, come spesso accade, rappresenta una storia a sè stante, che esalta chi in maggiore difficoltà. Motivo per il quale, soprattutto dopo le nove sconfitte nelle ultime dieci gare, la squadra di Luke Walton è attesa dopo il viaggio ad Est tutt'altro che felice, da una pronta risposta, quantomeno sul piano delle emozioni, del furore agonistico. I giovani Lakers sono sembrati inesperti e ovviamente impreparati ad affrontare il primo, forte, soffio di vento contrario della stagione, senza essersi compattati nelle difficoltà, tecniche in campo e di infortuni all'esterno. Manca personalità, struttura, oltre ad una guida spirituale che, in questi momenti, possa indicare la via perduta.
Un giocatore come Chris Paul, ad esempio, che dopo aver saltato la sfida contro Dallas è in dubbio per stasera. Non ci sarà, sicuramente, Blake Griffin, operato al ginocchio. Due assenze, unite a quella di Randle per i gialloviola (da confermare) che toglieranno delle pedine fondamentali a Walton e Rivers, che tuttavia punteranno tutto sull'orgoglio e sulla voglia di prevalere nella stracittadina per motivare i propri ragazzi a disposizione.