New York Knicks - Orlando Magic 106-95
Gara di testa per i New York Knicks che davanti al pubblico del Madison Square Garden si confermano quasi sempre vincenti (11-4 in stagione). I ragazzi di Hornaceck vanno subito avanti nel punteggio, grazie alle scorribande di Rose ed ai canestri del solito Carmelo Anthony. E' in difesa, però, che i padroni di casa fanno la differenza a cavallo tra primo e secondo periodo, quando Porzingis e compagni scappano via nel punteggio. Fournier ed Ibaka provano a tenere a contatto i Magic, ma la panchina dei Knicks fa la differenza con O'Quinn ed Hernangomez fino al 57-47 dell'intervallo. La musica non cambia al ritorno in campo delle squadre, con la difesa di Orlando che stenta a chiudere sulle varie opzioni dell'attacco newyorchese: Anthony, Rose e Porzingis tengono a debita di stanza gli ospiti, spegnendo sul nascere le loro velleità di rimonta. La rubata di Lee ed il contropiede di Porzingis rischiano di chiudere anzitempo la contesa, ma è sempre Fournier a riportare sotto i Magic. A porre fine alle speranze ospiti ci pensa però nel finale Hernangomez, che con sei punti personali riporta i Knicks in doppia cifra di vantaggio allontanando definitivamente i Magic.
Miami Heat - Los Angeles Lakers 115-107
Tornano a vincere i Miami Heat di coach Spoelstra, che approfittano delle difficoltà difensive dei Lakers per ribaltare l'iniziale svantaggio e regalare un sorriso ai propri tifosi. Walton deve rinunciare sia a Randle che a Nance e piazza Deng come falso 4 con Ingram nel ruolo di ala piccola. Avvio tutto di marca gialloviola in Florida, con Russell che trascina i suoi sul 9-0. Miami si scuote con Richardson e Whiteside, ma sono sempre i Lakers anche con Clarkson e Williams in uscita dalla panchina a tenere in mano il pallino del gioco (25-17 al primo intervallo). Ritmo crescente nel secondo periodo, con gli Heat che salgono d'intensità difensivamente anche se concedono sempre troppo all'attacco ospite: Williams prima e Young poi, confermano ed implementano il vantaggio Lakers (42-23). L'attacco di Walton si ferma nel momento migliore, subendo il ritorno dei padroni di casa che piazzano un parziale di 14-2 che rimette in discussione l'incontro spostando anche l'inerzia della sfida nonostante un D'Angelo Russell particolarmente ispirato al tiro. Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti tengono a bada il rientro degli Heat, ma si scompongono nel finale, quando la squadra di casa opera l'aggancio prima ed il sorpasso successivamente, trascinata da Dragic e dai canestri di Winslow e Whiteside (parziale di 10-0). Young prova a tenere a contatto i suoi, ma gli Heat prendono fiducia ed in attacco, con estrema lucidità, riescono ad alternare il gioco in post di Johnson e Whiteside con le conclusioni dal perimetro dell'altro Johnson e di Dragic. Williams, Russell e Deng rispondono dalla parte opposta (105-102), ma è in difesa che i Lakers perdono la sfida, crollando definitivamente sotto i colpi di Winslow ed al tap-in vincente di Whiteside.