Gli Warriors trovano la sesta vittoria consecutiva, la numero 26 in trenta sfide fin qui disputate. Al Barclays Center, casa dei Brooklyn Nets, faticano più del previsto per portare a casa la W. Decisivo ancora una volta l'ex Thunder Durant che flirta con la tripla doppia (26 punti, 9 rimbalzi e 7 assist). Ventello e più anche per Thompson (23), che paga però percentuali dal campo non eccelse (9/24). Tanto cuore per i Nets, che toccano anche la doppia cifra di vantaggio nel corso del primo tempo, ma sono costretti ad inchinarsi al "Super Team", autore di un mostruoso terzo e quarto periodo.
Ci si aspetta la partenza sprint di Golden State (25-4), ed invece sono i newyorchesi a partire meglio, un po' a sorpresa. I Brooklyn Nets iniziano a bucare la retina ospite, i canestri di Kilpatrick e Brook Lopez consegnano il +8 al primo time out chiesto da coach Kerr (20-12). Lo starting five di Golden State fa stranamente una fatica enorme a trovare la via del canestro, dentro la second unit che riesce a portare a stretto giro gli Warriors grazie alla produzione offensiva di Clark e McGee. A fine primo quarto Brooklyn é avanti solo di un punto (34-33).
All'alba della seconda frazione i Nets piazzano un parziale di 10-0 firmato da Kilpatrick, Hamilton e Hollis-Jefferson e trovano la doppia cifra di vantaggio, che si dilata sempre più grazie ai punti, sotto le plance, di un ispirato Brook Lopez (57-43 a 5.35 dal riposo lungo). Steph Curry appare non in giornata di grazia, gli Warriors affidano l'attacco a Kevin Durant ma non riescono a risalire la china, giocando una brutta pallacanestto ed il punteggio, alla fine dei primi due quarti, arride ai padroni di casa (65-49).
Troppo brutti per essere veri, Golden State si riesuma nei primi minuti del 3°quarto piazzando un micidiale parziale di 17-2 che gli permette di ritornare subito a contatto nel punteggio (67-66). Il canestro del pareggio porta la firma di Durant, il suo jump shot vale il 70-70 a 5.47 dalla fine della terza frazione. I Nets iniziano a faticare sia in attacco, che in difesa, non riuscendo più a contenere il fantasmagorigo attacco degli uomini della Baia. Sono West ed Iguodala a trovare i canestri che permettono a Golden State di approcciare all'ultimo quarto avanti nel punteggio (84-88).
È ancora Iguodala, fido scudiero di Durant, a piazzare l'allungo decisivo per i californiani (91-101) che diventa +15 grazie al jumper dalla media di Ian Clark (95-110). Golden State non si volta più indietro fino alla sirena finale, che sancisce la vittoria, con qualche patema d'animo, per gli uomini della Baia (101-117), i quali difendono il primato nella Western Conference. Aldilà della sconfitta, buona prova di Brooklyn che impensierisce per buona metà di partita i ben più quotati avversari prima di cadere sotto i colpi dei vice campioni in carica.
BROOKLYN NETS: Punti: B. Lopez 28, Kilpatrick 14, Hollis-Jefferson 13; Rimbalzi: Lin 8, B. Lopez 8; Assist: Lin 11.
GOLDEN STATE WARRIORS: Punti: Durant 26, Thompson 23, Curry 15, Pachulia 15; Rimbalzi: Pachulia 14; Assist: Curry 7, Durant 7.