Nonostante l'assenza di Kevin Love per problemi fisici, Cleveland porta a casa il successo contro i Milwaukee Bucks grazie ad una favolosa prestazione di Lebron James, 34 punti, 12 rimbalzi e 7 assist, ma anche ai 28 di Kyrie Irving. Per i Bucks invece non sono sufficienti i 55 punti della coppia Parker-Antetokounmpo. Vince anche Golden State senza fatica contro i Jazz, grazie ad un favoloso secondo quarto e uno Stephen Curry da 25 punti. A seguire c'è Durant, con 22 punti messi a referto, mentre per Utah il top scorer è Joe Johnson con 14 punti.

Milwaukee Bucks - Cleveland Cavaliers 108-114

Cleveland non trova ostacoli ad inizio partita e allunga immediatamente anche se i padroni di casa si rifanno sotto nell'ultima parte del primo quarto, grazie ad un poster pazzesco del rookie Brogdon su Irving. Milwaukee riesce a riprendere da dove aveva lasciato e riduce nuovamente lo svantaggio con Antetokounmpo sempre più leader indiscusso della squadra. Il primo tempo si chiude sul +4 per i campioni in carica, ma la partita è apertissima e lo conferma il terzo quarto, che viene giocato sempre in parità. Cleveland entra nell'ultima frazione di gioco con un vantaggio non sufficiente ad ipotecare la partita e i Bucks rientrano grazie ad un paio di giocate importantissime di Antetokounmpo e Parker. Lebron spinge parecchio e trascina i suoi segnando in ogni modo ma non basta, perché Irving sbaglia l'ultimo tiro e Milwaukee forza l'overtime. Con i Cavs sotto di un punto a 30 secondi dalla fine, James trova una tripla fondamentale che regala il +2 e sull'azione successiva Antetokounmpo sbaglia entrambi i tiri liberi, consegnando di fatto la vittoria ai Cavs.

Golden State Warriors - Utah Jazz 104-74

Golden State non gioca benissimo in fase offensiva, ma i Jazz fanno ancora peggio, regalando un primo vantaggio ai padroni di casa. La partita si sblocca nel secondo quarto, quando Curry e compagni tirano col 61.9% dal campo - dopo aver iniziato con un 2/25 di squadra - e si portano al riposo sul 55-33. In particolare Steph Curry è già a 15 punti mentre Durant e Thompson rispettivamente a 14 e 13. I Jazz sono irriconoscibili anche nel secondo tempo, quando GSW dilaga con 30 punti di distacco e un Curry che chiude con quattro triple messe a bersaglio. I canestri in contropiede sono una delle chiavi per spezzare il gioco di Utah, troppo rinunciataria sin da subito. Si interrompe così la striscia positiva di quattro vittorie per i Jazz. L'ultima frazione di gioco non è diversa, con coach Kerr che può permettersi di far riposare i suoi e dare spazio ai panchinari, che controllano il risultato senza alcuna difficoltà.