I Thunder (15-11) fanno ritorno a casa. Alla Chesapeake Energy Arena ospitano Phoenix con il chiaro intento di cancellare la brutta sconfitta di Utah (tondo ventello subito dai mormoni), mentre i Suns, dopo aver flirtato per lunghi tratti con la vittoria due giorni fa in Arizona contro gli Spurs, nel finale hanno dovuto cedere il passo alla Popovich band davanti al loro pubblico. È la giusta occasione per riscattarsi per Russ e compagni contro una franchigia, quella dei Suns (8-18), con il tredicesimo record ad Ovest, meglio solo di Minnesota e Dallas.
LA PARTITA: Prima della palla a due, anche la Chesapeake Arena ricorda Craig Sager, tra la commozione generale dei presenti. Il primo canestro del match è di Booker, per il vantaggio Suns (0-2, sarà l'unico di Phoenix per tutta la durata del match). OKC inizia a sciorinare bel basket, Westbrook nei panni di rifinitore e Morrow, con Adams, a convertire in canestri i deliziosi "cioccolatini" offerti dal terribile Russ. Risponde presente anche Sabonis, ed a 6' minuti dalla fine del primo quarto si è sul 16-9. Solo Bledsoe nella prima frazione prova a rispondere ai canestri dei padroni di casa, ma dopo la tripla di Roberson, il vantaggio di Oklahoma sfiora già la doppia cifra (21-12). Un gioco da tre punti del turco Kanter fissa il parziale, alla sirena del primo quarto, sul 30-20.
Il divario si dilata nel secondo periodo, con OKC che trova produzione di canestri dalla sua second unit (Christon e Grant), mentre i Suns affidano l'attacco a Brandon Knight che sparacchia da ogni dove (0/5 nel quarto) ed i padroni di casa volano sul +18 a 3.06 dall'intervallo lungo (48-30). Morrow non fa rimpiangere l'assente Oladipo, sigla la tripla del +20 (53-33), prima del sussulto d'orgoglio degli uomini di Watson che in rapida successione infilano due triple prima con Booker e poi con il giovane Chriss. Il susseguente 1/2 dalla linea della carità di Sabonis fissa il punteggio, alla pausa lunga, sul 54-39. Dopo 24' minuti di gioco, Westbrook ha smazzato ben 12 assist vincenti.
Alla ripresa della contesa lo "zero" dei Thunder decide che è il momento di prendersi la ribalta. Okc custodisce il vantaggio maturato nel primo tempo (anzi, lo rimpolpa), con Big Russ che rientra sul parquet dopo la pausa lunga letteralmente indemionato. Segna in arresto e tiro, in layup e dai 7 metri e 25. Diciassette punti nel solo 3q, una furia. Il solo che prova a tenergli testa è Booker ma viene lasciato solo dai compagni e dunque Phoenix sprofonda fino al meno 20 (89-69).
Recuperare lo svantaggio è come scalare l'Everest per Phoenix, eppur ci prova ad inizio ultimo quarto con la secon unit sul parquet. Con un Dudley in palla riescono a rosocchiare qualche punto fino al -14 (96-82), ma non appena il cannibale Westbrook rimette piede sul parquet, sono dolori atroci per i Suns che si sgretolano. In scioltezza i Thunder amministrano il vantaggio negli ultimi minuti del match, minuti che diventano garbage time e dunque pura accademia per Oklahoma ed il suo extraterrestre Westbrook che chiude la serata con una irreale tripla doppia (26+11+22).
OKLAHOMA CITY THUNDER: Punti: Westbrook 26, Adams 19; Rimbalzi: Westbrook 11; Assist: Westbrook 22;
PHOENIX SUNS: Punti: Booker 31, Bledsoe 12; Rimbalzi: Chandler 9; Assist: Booker 5;