Dallas va sempre più giù nella classifica di Conference, dopo la sconfitta contro i Pistons, non sono sufficienti infatti i 19 punti di Harrison Barnes uniti ai 16 di Deron WIlliams. Detroit vince e ringrazia Reggie Jackson che ne mette a referto 20, ma anche Jon Leuer con 19 dalla panchina. Bel successo quello di Utah contro OKC che li proietta ad un buono spot per i playoff, Rodney Hood è il top scorer per distacco dei suoi con 25 punti; dall'altra parte Westbrook si ferma a 27 punti, 6 rimbalzi e 5 assist.

Dallas Mavericks - Detroit Pistons 85-95

Il primo tempo non è emozionante, con le due squadre che si equivalgono non tanto per meriti, quanto per un attacco sterile e troppo statico: Dallas chiude avanti il primo quarto ma nel secondo il risultato è in perfetta parità grazie al secondo quintetto e soprattutto Jon Leuer. Arriva il momento di Harrison Barnes che tiene a galla Dallas e lascia sperare i suoi tifosi in una vittoria necessaria a dir poco, ma il vantaggio di quattro punti alla fine del terzo periodo è solamente un fuoco di paglia. Nell'ultima frazione di gioco si svegliano finalmente i Pistons: Reggie Jackson prende per mano la squadra e riesce, soprattutto negli ultimi minuti, a portare l'inerzia della partita dalla parte degli ospiti, alternando dei jumper ad alcune penetrazioni. Per i Mavs, oltre alla sconfitta, c'è anche la beffa dell'infortunio di Mejri che si gira la caviglia a metà ultimo quarto.

Utah Jazz - Oklahoma City Thunder 109-89

Inizia male il match per OKC con gli avversari che, forti del ritorno di Derrick Favors dopo 13 partite, allungano subito in doppia cifra. A salvare gli ospiti è un buzzer beater di Christon, che porta i Thunder a quattro punti di distanza. Il secondo quarto dei Jazz è favoloso, con Rodney Hood che inizia a segnare da ogni posizione e il parziale di 18-4 regala ai padroni di casa un vantaggio netto, mentre OKC ha problemi soprattutto nella fase offensiva. Russell Westbrook fa la sua partita ma, dopo un mini recupero nel terzo quarto a firma Thunder, Utah decide di chiuderla nell'ultima frazione di gioco e lo fa con l'aiuto di tutta la squadra, ma soprattutto quello di Gordon Hayward, che allunga fino a 20 punti di distacco e chiude il match.