I Minnesota Timberwolves dell'ex Tom Thibodeau interrompono la loro striscia di sconfitte andando a vincere allo United Center di Chicago contro i Bulls di Fred Hoiberg. Sotto di venti lunghezze nel primo tempo, gli ospiti reagiscono e trovano il successo in rimonta, guidati da un Karl-Anthony Towns da 16 punti, 12 rimbalzi e 3 stoppate. Nel deserto dell'Arizona cadono anche i New York Knicks di Jeff Hornacek, sconfitti al supplementare in una gara particolarmente intensa dai Phoenix Suns di Earl Watson. Decisivo Eric Bledsoe.
Chicago Bulls - Minnesota Timberwolves 94-99
Fred Hoiberg deve fare a meno di Rajon Rondo per la gara casalinga contro Minnesota, rimpiazzato in quintetto da Jerian Grant. Primo quarto praticamente perfetto dei padroni di casa, che inizialmente si affidano ai due lunghi Taj Gibson e Robin Lopez per provare la fuga, salvo concretizzarla con un paio di guizzi a testa di Dwyane Wade e Jimmy Butler. Anche Doug McDermott è produttivo dalla panchina, e i Bulls sono sul 26-6 dopo pochi minuti. Vantaggio che rimane invariato anche a inizio secondo quarto, nonostante un paio di triple di Ricky Rubio e Andrew Wiggins. Ma è Karl-Anthony Towns a suonare la sveglia per i giovani Timberwolves, prima con un assist al bacio per un tiro da tre di Gorgui Dieng, poi mettendosi in proprio per il 56-52 con cui le due squadre vanno all'intervallo lungo. Alla ripresa delle operazioni ecco completata la rimonta ospite, con Zach LaVine che prima pareggia e poi sorpassa in contropiede e da tre punti. Chicago non ci sta, e reagisce con il solito Jimmy Butler, abilissimo a trovare punti in penetrazione, nonostante la panchina produca pochissimo (male Mirotic, deludente Canaan). Equilibrio che non si spezza fino alla fine del quarto quarto: Felicio sveglia lo United Center con una schiacciata volante su assist di Wade, ma Andrew Wiggins silenzia il pubblico con due jumper micidiali. Nel finale Butler sbatte più volte nell'area avversaria, dove giganteggia Towns, che lo stoppa e fa ripartire il contropiede di LaVine. Vittoria che va dunque a Minnesota, mentre i Bulls chiudono con l'espulsione di un nervoso Wade.
Chicago Bulls (13-11). Punti: Butler 27, Lopez 14, Wade 12, Gibson 10. Rimbalzi: Butler 9. Assist: Wade 6.
Minnesota Timberwolves (7-18). Punti: LaVine 24, Wiggins 23, Dieng e Towns 16, Rubio 11. Rimbalzi: Towns 12. Assist: Rubio 10.
Phoenix Suns - New York Knicks 113-111 (OT)
Jeff Hornacek torna a Phoenix da avversario come allenatore dei Knicks, e deve subito fare a meno di Derrick Rose, costretto a lasciare il campo per i soliti problemi alla schiena, acuiti da una brutta caduta dopo una penetrazione verso il ferro avversario. I Suns di Earl Watson giocano una pallacanestro disordinata ma efficace, basata sulla fisicità di giocatori come P.J. Tucker e Tyson Chandler (padrone a rimbalzo, 23), mentre per New York Anthony non è certo in serata di grazia. Padroni di casa che mettono la testa avanti a partire dalla fine del primo quarto, grazie a Marquese Chriss (che ingaggia un duello ruvido con Porzingis) e Brandon Knight dalla panchina. Hornacek rimpiaza Rose con Jennings e Ron Baker, per avere in campo il doppio playmaker, ma riceve le risposte migliori da Kyle O'Quinn, indemoniato sotto i tabelloni, e Courtney Lee, chirurgico al tiro. E' comunque il solito Kristaps Porzingis (34 punti) a rimettere in carreggiata i Knicks, trascinandoli fino al supplementare. Gli ultimi minuti dei regolamentari e i cinque dell'overtime sono dunque punto a punto, e la sfida nella sfida tra il giovane lettone ed Eric Bledsoe alla fine viene vinta dal secondo, decisivo in contropiede e penetrazione. New York che avrebbe il tiro della vittoria con Carmelo Anthony che, isolato sul lato sinistro, lascia però partire solo un airball, degna conclusione di una serata da 3/15 dal campo.
Phoenix Suns (8-17). Punti: Bledsoe 31, Chriss e Knight 14, Tucker e Chandler 13, Booker 12. Rimbalzi: Chandler 23, Chriss 12. Assist: Bledsoe 8.
New York Knicks (14-11). Punti: Porzingis 34, O'Quinn 22, Lee 14, Anthony 13. Rimbalzi: O'Quinn 14. Assist: Anthony e Jennings 5.