I San Antonio Spurs di Gregg Popovich tornano alla vittoria dopo il k.o. di Chicago contro i Bulls, sbarazzandosi senza problemi dei Brooklyn Nets di Kenny Atkinson all'AT&T Center. Gran serata nel tiro da tre punti (14/26) per i neroargento, che volano con Kawhi Leonard e un indemoniato Patty Mills. Successo casalingo anche per gli Utah Jazz di Quin Snyder, che superano i Sacramento Kings di Dave Jorger grazie a un parziale di 26-8 nel quarto quarto.
San Antonio Spurs - Brooklyn Nets 130-101
Nessuna novità nei quintetti di partenza delle due squadre all'ombra dell'Alamo. Diverso invece l'approccio alla gara degli Spurs, che in attacco muovono la palla con maggiore velocità e sfruttano un Pau Gasol in buona vena sia come passatore che come realizzatore. LaMarcus Aldridge segna come di consueto dalla media distanza, mentre Brooklyn rimane in partita solo per otto minuti, prima di venire sepolta da una gragnuola di triple dei texani. I vari Mills, Leonard, Ginobili e Simmons segnano infatti dall'arco per Popovich, in un primo quarto chiuso con lo score di 41-26. I soli Bogdanovic e Kilpatrick rimangono intraprendenti per i Nets, che per il resto affondano già prima della fine del primo tempo. E' Kawhi Leonard a far impazzire la difesa degli ospiti, con Tony Parker che va invece a corrente alternata. Anche Dedmon si ritaglia un momento di gloria nel secondo quarto, quando San Antonio vola via anche di venti lunghezze. Ma è alla ripresa delle operazioni che i neroargento dilagano, trascinati ancora da Leonard e da uno scatenato Patty Mills, con Ginobili nelle vesti di passatore. Il vantaggio degli Spurs si dilata fino a quota 35 punti, e Popovich può così schierare le sue seconde linee, da Bertans a Lee, da Anderson a Simmons, passando anche per l'argentino Laprovittola.
San Antonio Spurs (19-5). Punti: Leonard 30, Mills 16, Gasol 15, Simmons 14, Aldridge e Parker 12. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: Parker 7.
Brooklyn Nets (6-19). Punti: Bogdanovic 20, Scola 15, Lopez 14, Harris 10. Rimbalzi: Scola 11. Assist: Lopez 5.
Utah Jazz - Sacramento Kings 104-84
Oltre a George Hill, Quin Snyder deve rinunciare anche a Rodney Hood (al suo posto Joe Ingles) nella sfida di Salt Lake City contro i Kings di Jorger, che sceglie Ben McLemore in quintetto per Arron Afflalo. Partita a lungo equilibrata quella tra le due squadre, con il duello ad alta quota tra Cousins e Gobert a fare scintille. Utah prova più volte a scappare, soprattutto grazie alle triple di Joe Ingles e ai canestri di Joe Johnson dalla panchina, ma sbatte contro la voglia di non arrendersi di Sacramento, che si affida invece al solito DeMarcus Cousins e a Rudy Gay. La situazione non cambia neanche nel terzo quarto, nonostante il buon impatto tra le riserve dei Jazz di Trey Lyles, mentre Boris Diaw predica pallacanestro. Il primo strattone alla gara lo dà Gordon Hayward per Utah, ma Sacramento replica ancora con Darren Collison e Omrri Casspi, finchè non sale in cattedra Rudy Gobert, che si rende protagonista con un paio di stoppate sotto il suo canestro e con altrettanti voli al ferro avversario. E' il momento decisivo della partita, perchè l'attacco ospite si inceppa clamorosamente contro la difesa di Snyder, mentre dall'altra parte il solito Hayward si incarica di chiudere i conti con la terza tripla della sua serata da 26 punti.
Utah Jazz (15-10). Punti: Hayward 26, Gobert 17, Lyles 14, Ingles 11. Rimbalzi: Gobert 14. Assist: Mack 5.
Sacramento Kings (8-15). Punti: Gay 20, Collison 17, Cousins 16, Casspi 12. Rimbalzi: Cousins 10. Assist: Cousins e Lawson 4.