Atlanta Hawks - Miami Heat 103-95
Tornano al successo gli Atlanta Hawks di Mike Budenholzer, che davanti al pubblico amico battono i rimaneggiatissimi Miami Heat di coach Spoelstra. Le assenze di Haslem, Johnson, Winslow, Babbitt e Richardson si fanno sentire, con gli ospiti che ruotano di fatto in otto. Gara in controllo dei padroni di casa fin dalle prime battute, che provano a cavalcare Howard nei primi possessi prima di alternare alle soluzioni interne quelle perimetrali e le zingarate di Dennis Schroder. La squadra di Budenholzer ritrova ritmo e fiducia, complice una difesa ospite non propriamente esaltante: Dragic e soci si fanno preferire in attacco, dove le ottime percentuali da oltre l'arco consentono a Miami di non crollare nel punteggio. Sono Howard e Millsap, sfruttando le iniziative del tedesco in penetrazione, a scavare lentamente il solco che si crea tra le due squadre, con il punteggio che a fine terzo quarto reciterà 78-63: decisive nell'allungo le triple di Schroder e Korver (dalla panchina con Sefolosha in quintetto). Ultimo quarto di gestione per gli Hawks, con Miami che riesce soltanto a metà frazione ad impensierire la leadership dei padroni di casa, ma la rimonta si ferma all'80-83: Sefolosha e Millsap chiudono i conti qualche secondo più tardi.
Houston Rockets - Los Angeles Lakers 134-95
E' bastato un primo quarto da 43 punti agli Houston Rockets di James Harden per archiviare la pratica Los Angeles Lakers, costringendo gli ospiti alla quarta sconfitta di fila e ad allontanarsi sempre più dall'ottava piazza dei playoff. Le assenze di Russell e Young continuano a falcidiare le potenzialità della squadra di Walton, che stavolta sceglie Clarkson dal primo minuto di gioco, nell'intento di contenere i danni con il quintetto. Risultato scadente per l'ex assistente di Kerr, che si vede travolto dalle giocate di Harden che dopo i primi minuti di studio si mette in proprio ed inizia a sciorinare basket a destra e a manca. L'ingresso di Lou Williams non basta per conterere l'impeto delle folate offensive dei Rockets, che alla prima sirena sono avanti 43-27 (Harden 10 con 4 assist e 3 rubate). I Lakers non crollano nel secondo parziale, con Randle e Williams che si caricano la squadra sulle spalle, ma il break decisivo è soltanto rimandato di qualche minuto: al ritorno in campo i Rockets giocano bene di squadra e mettono in ghiaccio la sfida con un 39-22 di parziale. Gordon firma 26 punti personali in uscita dalla panchina con un sorprendente 8/12 dalla distanza, mentre Harden chiude con 25 punti, 6 rimbalzi e 8 assist.