Travolgente vittoria casalinga per gli Utah Jazz che demoliscono un'irriconoscibile Atlanta per 95-68, trascinati da Gordon Hayward e George Hill. Ottimo anche l'apporto dalla panchina del giovane Lyles, in doppia cifra, mentre tra gli ospiti Schroeder è l'unico a far registrare più di 11 punti. Andiamo a rivivere il match.

Pronti via, i Jazz mettono subito il piede sull'acceleratore: Diaw smazza due assist al bacio per i tagli nel pitturato di Hayward, più un terzo per la tripla di Hill, lasciato colpevolmente troppo solo, che vale l'11-4 dopo meno di quattro minuti. Arriva subito il timeout di Budenholzer per rimettere in carreggiata i suoi Hawks: Korver e Schroder, sempre più a suo agio nel suo nuovo ruolo da titolare, guidano la rimonta, col tedesco autore di dodici dei primi diciassette punti della sua squadra. Da lì in poi il primo quarto procede con le due franchigie a braccetto: Johnson pesca due punti a rimbalzo in attacco sul suo stesso errore, Sefolosha si inventa un appoggio in rovesciata per rimettere le cose sul +1, ma alla prima sirena si arriva con una splendida giocata di Gordon Hayward, autore di una schiacciata a due mani che fa impazzire il pubblico di Salt Lake City.
Al rientro dalla pausa a mettersi in luce tra i Jazz è Shelvin Mack, che imbecca l'alley-oop per il solito Hayward e ruba palla a Schoeder per i due punti in contropiede firmati Diaw. Atlanta si inizia a sfaldare, e la tirpla di Hood chiude il parziale sull'11-1. Altri cinque punti consecutivi di Hill allungano il gap, mentre tra gli Hawks a provare a tenere tutti a galla è Paul Millsap, seppure con poca convinzione. Atlanta fa tantissima fatica a far circolare la palla, uno dei marchi di fabbrica della gestione Budenholzer, e sullo scadere del primo tempo solo un lampo di Muscala, imbeccato da Sefolosha per il 2+1 in contropiede, muove qualcosa per mandare le due squadre negli spogliatoi sul punteggio di 34-48.

In un terzo quarto povero di realizzazioni a farsi vedere è il classe '95 Trey Lyles: due importantissimi tap-in a rimbalzo offensivo, di cui uno in schiacciata sulla testa di Thabo Sefolosha, riportano i Jazz sulla doppia cifra di vantaggio dopo il tentativo di rientro firmato dalla tripla di Millsap e da due incursioni in palleggio di Dennis Schroeder. L'allungo decisivo comunque arriva ad inizio quarto quarto: altri due assist di Mack rimettono in moto la macchina Jazz, con la tripla dello stesso Lyles ed una schiacciata da annali firmata da Rodney Hood dopo l'ennesima palla rubata dell'ex-Celtics: saranno 4 a fine partita. Da lì, la forbice si apre: Atlanta trova punti da Howard (4) ma poi si incaglia e non muove più la retina. In compenso, Utah vola sulle spalle di Gobert e del solito Lyles, meraviglioso con la finta ed il layup in avvicinamento. È il break giusto, che condanna una volta per tutte gli Hawks, psicologicamente oltre che dal punto di vista del gioco: George Hill si inventa due triple “alla Curry” ed Hayward chiude il discorso con cinque punti consecutivi che inchiodano il parziale sul 25-6. Da questo momento in poi cinque minuti buoni di garbage time, in cui si fanno vedere comunque Trey Lyles e Kris Humphries con due poderose schiacciate. Alla fine, Atlanta si ritrova a piangere la morìa offensiva del secondo tempo, in una partita che poteva e doveva raddrizzare semplicemente trovando un minimo di continuità. Saranno solo 65 i punti per i ragazzi di Budenholzer, una delle peggiori prestazioni fronte a canestro da quando il 47enne è head coach ad Atlanta: in compenso, Utah dilaga fino a quota 95 e porta a casa la seconda vittoria consecutiva dopo quattro sconfitte.

Toronto riesce ad avere ragione dei Bucks di Antetokounmpo dopo una gara tiratissima all'Harris Bradley Center. DeRozan e Lowry funzionano e collaborano per 45 punti, mentre a Milwaukee non bastano i 29 punti col 70% dal campo del Greek Freak. Andiamo ad analizzare la sfida.

L'inizio in quel di Milwaukee somiglia più ad un 3-point contest che ad una partita di regular season: vanno a bersaglio nell'ordine Lowry (due volte), Parker, Carroll e Dellavedova, prima della schiacciata in transizione dello stesso Jabari che fissa il punteggio sul 13-9 per gli ospiti dopo appena quattro minuti. I Bucks corrono tanto e si trovano a loro agio: altre transizioni vincenti da Antetokounmpo e Parker chiudono il gap, ma DeRozan sale in cattedra con due jump-shot da manuale che mantengono la parità. Match che fila molto vivace e piacevole, i punti arrivano da diversi protagonisti, ma alla fine del primo quarto a lasciare il segno è Damare Carroll, con la terza tripla della sua partita per il +3 al primo intervallo corto (27-24).
Nella seconda frazione si uniscono alla festa anche Teletovic da una parte e Corey Joseph dall'altra, e Toronto prova a scappare con quattro punti consecutivi di Valanciunas, protagonista di ottime giocate da pick n roll. The Greek Freak però trova il ferro con la solita facilità e piazza due schiacciate in corsa, coadiuvato poi da due canestri cruciali di Tony Snell. Pur facendo fatica contro la difesa schierata, i Bucks riescono a limitare i danni ad un 45-42 all'intervallo. Per Toronto il parziale era nell'aria, ma la capacità di trovare canestri in transizione dei padroni di casa riesce sempre a spezzare il ritmo agli avversari.

Ad inizio secondo tempo Lowry da una parte e Antetokounmpo dall'altra si incaricano della gestione della palla, piazzando rispettivamente due e tre assist in quattro minuti, e azionando i cannoni di Carroll e Snell dall'arco. Il solito Valanciunas in post fa volare Toronto alle porte della doppia cifra di vantaggio, poi raggiunta con cinque punti consecutivi di un DeRozan piuttosto ispirato. Come pochi minuti prima, però, sono ancora Giannis Antetokounmpo e Malcolm Brogdon a firmare il rientro prepotente: fornendo l'assist alla tripla del 67-71, il greco centra la sua doppia doppia personale ancora prima che suoni la terza sirena.
Nel quarto quarto i Bucks arrivano ad un possesso di distanza con la schiacciata di Parker, ma i cinque punti consecutivi di Ross dalla panchina riportano avanti i canadesi. Dopo una pioggia di triple da una parte all'altra al centro dell'ultima frazione, sono tre canestri in due minuti di Antetokounmpo, sempre più in versione all-star, a inchiodare il risultato sul 95-96. Da lì, nel finale punto a punto conta tutto il sangue fretto della coppia Lowry-DeRozan: tre canestri pesantissimi di pura personalità che impediscono il sorpasso ai padroni di casa e mettono in cassaforte la seconda vittoria consecutiva. Quarta sconfitta nelle ultime cinque inveceper i Bucks, che nonostante abbiano rincorso praticamente per 48 minuti, hanno messo in mostra comunque ottimi spunti per migliorare in futuro.