Ci hanno preso gusto i New Orleans Pelicans, la squadra della Louisiana partita con un record di zero vittorie e otto sconfitte, capace di vincere sei delle ultime otto gare di regular season. Ultima vittima di uno scatenato Anthony Davis (45 punti e 10 rimbalzi) i disastrosi Minnesota Timberwolves di Tom Thibodeau, che si arrendono facilmente alla furia di The Brow, collezionando il decimo k.o. in quattordici partite. In recupero anche i Sacramento Kings di coach Dave Jorger che, grazie a 36 punti di DeMarcus Cousins, superano gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan, ormai ostaggio del Westbrook contro tutti.

New Orleans Pelicans - Minnesota Timberwolves 117-96

Quintetti confermati da ambo le parti per la sfida che si disputa a The Big Easy. Il primo strattone alla gara lo dà ovviamente Anthony Davis, che stravince la sfida con Karl-Anthony Towns, al di sotto dei suoi standard abituali. Minnesota regge però alla prima ondata dei Pelicans, soprattutto grazie a Zach LaVine, che mette in mostra tutte le sue pazzesche doti atletiche. Anche Kris Dunn dà un buon contributo dalla panchina, e così i Timberwolves rimangono agganciati ai padroni di casa fino all'intervallo lungo (53-50), prima di essere spazzati via dal campo dalla furia di Davis, che nel terzo quarto domina in lungo e in largo. Canestri da tre punti, schiacciate mettendo palla per terra, grande capacità di correre il campo in transizione: il meglio del repertorio del prodotto da Kentucky manda al tappeto gli ospiti, che devono registrare un'altra prestazione negativa di Andrew Wiggins e ricevono relativamente poco dalla panchina, mentre dall'altra parte è ancora una volta importante il contributo alla causa di Terrence Jones. Per i Pelicans bene Tim Frazier e Jrue Holiday in cabina di regia, autori di otto assist a testa.

New Orleans Pelicans (6-10). Punti: Davis 45, Jones 17, Moore 12, Frazier 11. Rimbalzi: Davis 10. Assist: Frazier, Holiday 8.

Minnesota Timberwolves (4-10). Punti: LaVine 26, Dieng e Wiggins 13, Muhammad 11. Rimbalzi: Towns 11. Assist: Dieng e Rubio 5.

Sacramento Kings - Oklahoma City Thunder 116-101

Reduci da due sconfitte consecutive (contro Indiana e Lakers), i Thunder di Billy Donovan si presentano al Golden1 Center di Sacramento con l'intento di invertire la rotta. Devono però fare i conti con un DeMarcus Cousins spaziale, che mette subito in chiaro le cose sin dal primo quarto, ridicolizzando un centro di tutto rispetto come il neozelandese Steven Adams. La risposta di OKC sta tutta nelle giocate del solito Russell Westbrook (31 punti, 11 rimbalzi, 9 assist, 7/18 dal campo), che insieme a Victor Oladipo tiene in scia gli ospiti. Gara che prende la piega voluta dai californiani nel terzo quarto, quando ancora Cousins si erge a protagonista assoluto della sfida, trovando canestri da tre punti e in fade away che lanciano i Kings. Per Jorger bene anche Rudy Gay, schierato con continuità da numero quattro, che alla lunga costringe Donovan ad abbassare il quintetto: fuori Sabonis, dentro Grant, con Andre Roberson a provare a marcarlo. Mossa che cambia però relativamente poco, con Darren Collison sempre più protagonista per i Kings. Il duo Adams-Kanter si alterna spesso sul terreno di gioco, e l'ultimo sforzo di Westbrook non serve a OKC ad evitare l'ottava sconfitta stagionale, con un record che è ora sceso di colpo al 50%. 

Sacramento Kings (6-9). Punti: Cousins 36, Collison 21, Gay 17. Rimbalzi: Cousins 13, Koufos 10. Assist: Collison 6. 

OKC Thunder (8-8). Punti: Westbrook 31, Oladipo 18, Adams 11, Roberson e Kanter 10. Rimbalzi: Westbrook 11. Assist: Westbrook 9.