Chicago Bulls – Los Angeles Lakers 118 – 110

È arrivata una bella vittoria dei Chicago Bulls (9-5) al termine di una bella partita allo Staples Center contro i Los Angeles Lakers (7-7). La squadra di Luke Walton deve mangiarsi le mani perché, dopo un avvio in cui è andata sotto di 8 punti, tra primo e secondo quarto ha inanellato un parziale di 19 punti a 4 che l’ha fatta andare sopra anche di 10 lunghezze.

Il primo quarto è tutto di marca Bulls: la squadra di Hoiberg gioca un ottimo inizio di match, sfruttando al massimo le doti di Jimmy Butler e mandando spesso in post Taj Gibson. Il duello tra il lungo di Chicago e Julius Randle è interessante da vedere, anche in virtù della diversità nell’approcciarsi all’uno-contro-uno. A metà primo periodo, i Bulls sono avanti di 7-8, con la sensazione che, da lì a poco, lo scarto possa diventare enorme. Ma come spesso accade con questi Lakers, la panchina cambia il volto alla partita: Lou Williams e Nick Young cominciano a bombardare il canestro ospite e, proprio sul suono della sirena, l’ex Raptors spara la bomba da centrocampo che vale il pareggio a quota 30.

Da qui in poi, i ragazzi di Luke Walton giocano alla grande: pochissime le palle perse, tantissime le triple e i punti segnati. Williams, Young, Mozgov e Nance, con quest’ultimo sempre formidabile a rimbalzo in attacco, portano LA avanti anche di 10 punti. Il ritorno in campo di Butler e la presenza di Mirotic, però, rialzano il livello offensivo dei Bulls che tornano avanti nel match sul finire del primo tempo.

Al rientro dagli spogliatoi, i Lakers hanno ancora la faccia di chi vuol vincere la partita: Lou Williams, decisamente il migliore dei suoi, ancora una volta aiutato da Young, in parte Clarkson e dall’onnipresente Nance, riporta avanti i gialloviola, con una serie di giocate meravigliose. L’ex sesto uomo dell’anno, dopo la stagione passata più in panchina che sul parquet, è tornato a giocare un’ottima pallacanestro, fatta come sempre di tanti tiri, tantissime buone cose in attacco, e un po’ meno in difesa. Così i Lakers, guidati da Williams, fino a metà terzo quarto rimangono avanti di almeno 5 punti, in attesa di dare la spallata decisiva. Tuttavia, questa non arriva. Anzi, i ragazzi di Walton cominciano a giocare con superficialità e, soprattutto, a perdere un indescrivibile quantitativo di palloni, che causano il sorpasso ad opera di Butler e compagni. Proprio il texano, nel solo terzo periodo, mette a referto 12 punti, che permettono ai Bulls di arrivare avanti nel punteggio prima degli ultimi 12 minuti.

Il quarto periodo, alla fine, è solo una formalità: Butler, Mirotic e Rondo chiudono agevolmente la pratica, spedendo i Lakers anche a 15 punti di distacco. E se nel finale, la tripla di Russell riporta LA a 5 punti di distacco, gli uomini di Hoidberg sono poi bravi a chiudere comunque i giochi e a portare a casa la partita. Finisce così 118 – 110 per Chicago, che raggiunge la nona vittoria in regular season e mostra, come se ce ne volesse ulteriore conferma, tutti i limiti di gioventù dei gialloviola.