Un uomo solo al comando di una squadra, ambendo alla lega. James Harden prende per mano i suoi Houston Rockets e, con la solita sontuosa prestazione da 31 punti e 10 assist, regala loro un'altra vittoria, l'ottava in stagione a fronte di cinque sconfitte. Vittima di giornata sono gli Utah Jazz (7-7), squadra alla caccia di una continuità che appare ancora molto lontana.

Le assenze di George Hill e Derrick Favors pesano per coach Snyder: l’attacco fa inizialmente fatica a girare, mentre dall’altra parte il barba approfitta subito del ritmo alto per accelerare i pick&roll e segnare 15 punti nel solo primo quarto. Anche in difesa però D’Antoni vede dei miglioramenti, tanto che diversi punti in transizione sono frutto di ottimi frangenti. Utah migliora la difesa col passare dei minuti, ma l’attacco perde troppi palloni: nonostante questo, il punteggio alla fine del primo quarto racconta un 28-22 frutto soprattutto del solito Harden, che poi va a sedersi in panchina a riposare.

Beverley e soprattutto Nenè (16 punti in 17 minuti alla sirena) non fanno sentire la sua assenza, e la second unit dei Rockets ha decisamente la meglio su quella avversaria a inizio secondo quarto. Con il rientro del quintetto però i Jazz ricuciono e si mantengono mentalmente in partita, sul 55-44, complici 10 punti di Rodney Hood, tra i più positivi in campo.

Inizio di secondo tempo targato ancora barba e Capela, in serata da 20 punti, 8 rimbalzi e 5 assist: il primo crea, inventa, regala, mentre il secondo ci mette la concretezza, su entrambi i lati del campo. I Jazz restano attaccati alla partita con le folate giovani di Exum e Lyles, ma Harden li ricaccia violentemente all'indietro. La gara nel terzo quarto vive perlopiù di mini-parziali, con Houston che cerca soluzioni dal perimetro con risultati alterni e la solita serie di magate del 13 sulla schiena: i texani toccano anche il +15, ma un paio di buoni canestri negli ultimi secondi sono ossigeno per i mormoni.

L'ultimo quarto lo apre ancora l'ottimo Nené con un paio di canestri, mentre Utah non riesce a trovare costanza in un attacco confuso (12 palle perse totali nella gara contro le 4 dei Rockets). Tanti punti di Houston, 20 nella partita, li porta un Gordon in fiducia, autore di due triple, intervallate da quella di Beverley, che spezzano le gambe alla partita e a Utah, definitivamente fuori dal campo dopo un altro paio di delizie del cuoco con la barba, che ancora una volta offre ricette di altissima qualità, traducibili in vittorie.