L'Olympiakos supera il Barcellona nella partita a punteggio più basso di questa edizione dell'Eurolega. Per i padroni di casa bene Spanoulis, 15 punti, ma a fare la differenza è soprattutto la difesa, alla quale la compagine spagnola non sa far fronte se non a sprazzi.
Il Barca è reduce da tre vittorie consecutive, mentre la formazione di Sfairopoulos da due sconfitte in fila (particolarmente grave quella di misura contro il Galatasaray). Anche a causa del calendario massacrante che la nuova formula impone, il Barcellona arriva a questa partita senza diversi giocatori, tra cui Navarro, Doelmann, Ribas. Bartzokas è così costretto a schierare Rice, Oleson, Perperoglu, Holmes e Tomic. I greci, dal canto loro, partono con Spanoulis, Mantzaris, Lojeski, Printezis e Milutinov.
1° QUARTO Printezis inizia la partita con grande intensità, entrando bene nel pitturato e pungendo anche dalla distanza. Gli iberici si affidano alla regia di Rice, andando spesso in post basso da Tomic o cercando il pick and roll con Holmes. Spanoulis sfrutta tutta la sua esperienza per guadagnare un fallo in difesa ed uno subito dopo dall'altra parte: 11-7 per i padroni di casa. Questi ultimi cercano di far girare la palla per costruirsi buoni tiri dall'arco, ma le conclusioni vengono spesso respinte dal ferro. Ci pensa Mantzaris a sbloccare la situazione grazie ad un ottimo ribaltamento di Spanoulis. La bomba di Holmes riporta i suoi sotto di 7, ma l'ex Houston - il quale intanto consegna il suo assist numero 1000 in Eurolega - è inarrestabile e continua a viaggiare a velocità superiori. La prima frazione di gioco termina con l'Olympiakos avanti 21-16.
2° QUARTO La difesa a uomo della squadra di Sfairopoulos funziona ottimamente: le linee di passaggio vengono quasi sempre sporcate, la pressione è massima, i tiri contestati praticamente tutti. Koponen non sembra ancora entrato in partita, mentre il ball movement degli ellenici continua ad essere di primissimo livello. Il Barcellona a metà quarto conta già 10 palle perse; intanto entra in campo Hackett, il quale approccia la gara in maniera più che positiva. Oleson spara a salve, complice anche la difesa aggressiva ed asfissiante dei greci. Gli spagnoli non segnano più, non trovando il fondo della retina nemmeno sotto canestro, quando hanno molto spazio a disposizione. Si va all'intervallo lungo sul 32-25 Olympiakos.
3° QUARTO Rice, decisamente sotto tono nel primo tempo, inizia a carburare e ad essere maggiormente intraprendente, sfruttando i blocchi tempestivi e tatticamente sempre corretti da parte di Dorsey. Hackett conferma il buon impatto con la partita, ma le percentuali al tiro dell'Olympiakos scendono drasticamente. Il Barca crea maggiori spaziature, con Rice che taglia spesso verso il ferro. Gli spagnoli hanno più pazienza in fase offensiva, dove le letture sono decisamente migliori rispetto a prima. Due liberi di Tomic riportano i suoi sotto di 6 lunghezze. Ciò nonostante, Milutinov cattura un rimbalzo offensivo importantissimo, appoggiando poi il tiro. Una tripla in transizione di Papapetrou rimette 11 punti di distanza tra le due contendenti: 49-38 all'ultimo riposo,
4° QUARTO Rientra in campo Spanoulis. Intanto Birch sotto i tabelloni dà un contributo enorme alla causa greca. Il Barcellona dimostra diversi problemi in fase di playmaking, Papapetrou firma il -8 con un bel passo e tiro, ma gli iberici continuano a raccogliere pochissimo nel pitturato. Spanoulis non trova più la via del canestro; dall'altra parte due liberi di Holmes riportano i suoi sotto di 5, ma Birch rimette subito le cose a posto: 58-51 a 1'14" dal gong. Rice perde una palla sanguinosa dentro l'area avversaria; una tripla di Koponen - ancora in ritardo di condizione dopo lo stop forzato causato da una commozione cerebrale - rifiutata dal ferro fa diminuire ulteriomente le speranze di rimonta per gli ospiti. Il numero 7 dell'Olympiakos fa 1/2 dalla lunetta, mettendo definitivamente la parola fine sulla partita, che termina con lo score di 59-52.