Day one della 5° giornata di Champions League che viene aperto da Avellino, aspettata dal Mornar Bar in Montenegro. Forti negli ultimi giorni le voci di mercato, che vorrebbero la Scandone alla ricerca di una nuova guardia tiratrice da inserire nel roster. A seguire Sassari invece è chiamata ad ospitare i temibili avversari turchi del Besiktas.
La giornata si apre in Montenegro alle 18:00. Gli irpini hanno tutti i giocatori a disposizione e cercano la quarta vittoria in 5 partite.
La partita si mette subito sui binari giusti, con un break iniziale di 5-15, firmato Ragland, che proietta Avellino in vantaggio. Mornar Bar però non demorde ed inizia la lenta risalita affidandosi al centro Ellis, particolarmente sofferto da Fesenko e Cusin. Il primo quarto si chiude sul 21-26.
Il secondo quarto non regala altri scossoni, i montenegrini si affidano a Jones e Ellis, unici due capaci di mettere veramente in difficoltà Avellino, mentre gli irpini si affidano al solito Ragland, autore di una partita eccezionale. 38-42 il risultato dopo 20 minuti di partita.
Nel terzo quarto cercano di rientrare in partita i padroni di casa, ma Avellino risponde prima con Fesenko, salito in cattedra dopo un primo tempo sottotono, e poi con il rookie Obasohan. A soli dieci minuti dal termine Avellino conduce 59-51.
Nel finale Avellino si limita al controllo, rintuzzando gli attacchi dei padroni di casa grazie al duo Ragland-Green e portando a casa la quarta vittoria che li proietta in testa al proprio girone. Il passaggio del turno è oramai quasi in cassaforte. MVP del match è Ragland, che chiude con 22 punti, 8 rimbalzi e 7 assist oltre a 2 palle rubate. Buono anche l'apporto di Thomas (12 punti), Cusin (9 punti e 8 rimbalzi) e Leunen (9 punti e 5 rimbalzi). Tra le fila di Mornar Bar si salvano solo Jones (28 punti) e Ellis (19 punti più 8 rimbalzi).
Diversa caratura sulla carta è la partita tra Sassari e Besiktas. I turchi arrivano a questo match con uno score immacolato 4-0, mentre Sassari è sul 2-2 e necessita una vittoria per riprendere il cammino.
Il primo quarto è in assoluta parità, il Besiktas si affida all'americano Clark, mentre Sassari sospinta dal pubblico risponde con un gioco più corale che coinvolge tutti nella manovra. 20-18 il punteggio dopo 10 minuti.
Nel secondo quarto la partita continua punto a punto per 7 minuti. I turchi si affidano a Sanli mentre Sassari si affida ad Olaseni in giornata. Nel finale però i sardi calano e subiscono un break di 7-2 che permette al Besiktas di chiudere avanti il primo tempo 38-34.
Nel terzo quarto la partenza di Sassari è fulminante. Parziale di 13-0 firmato da Johnson-Odom che proietta Sassari sul 47-38. Non mollano la presa però gli ospiti che risalgono la china ed accorciano fino al -5 di fine quarto (56-51).
Nell'ultimo parziale Sassari replica la partenza sprint del precedente, break di 9-4 e risultato che recita 65-55. Sassari continua a mantenersi in vantaggio e a 2 minuti dalla fine è avanti 72-63. Il finale però è un suicidio, Sassari prende un break di 9-0 buttando via tutto quello fatto di buono in precedenza. Savanovic sembra salvare gli isolani con il canestro del 74-72 a 6 secondi dal termine, ma Weems gela il Palaserradimigni con una tripla allo scadere.
Un grave amnesia quella finale di Sassari che pesa soprattutto in ottica classifica. Lo score 2-3 è preoccupante e sicuramente bisognerà migliorare per assicurarsi il passaggio del turno. Non bastano i 19 punti di Carter e i 13 punti più 7 rimbalzi di Olaseni. MVP del match l'americano Weems, che ha deciso il match e chiuso con 12 punti (2/3 da due e 3/3 da tre).