Continua l'ottimo momento, di forma e soprattutto di risultati, dei Chicago Bulls, i quali tornano sul proprio parquet e sconfiggono i Washington Wizards: a trascinare i "tori" ci pensa un clamoroso Jimmy Butler da 37 punti e andato ad un passo dalla tripla doppia. Bella vittoria, questa volta in chiave Western Conference, degli Utah Jazz, i quali espugnano la Triple A grazie a un super Gordon Hayward e acuiscono la mini-crisi dei Miami Heat.

CHICAGO BULLS - WASHINGTON WIZARDS 106-95

Ancora una vittoria contro una diretta concorrente a Est, ancora una prestazione di grande qualità della squadra nel proprio complesso, ancora una sfida in cui la lotta a rimbalzo viene vinta. I Chicago Bulls sembrano aver carburato e innestato le marce alte. La vittoria contro i Washington Wizards viene da sè, anche perchè girano bene praticamente tutti tra le fila del roster di coach Hoiberg. Come sempre, però, c'è sempre qualcuno che spicca sugli altri. Jimmy Butler è celestiale nella metà campo offensiva, ma non solo: 37 punti con 11/23 dal campo, prestazione impeccabile dalla lunetta e soprattutto tripla doppia sfiorata, con 9 assist e 8 rimbalzi. Rajon Rondo non segna, tira poco (solo 6 conclusioni), ma con 7 rimbalzi e 5 assist è decisivo, così come un Nikola Mirotic per niente a disagio nell'uscire dalla panchina. 17 punti in 23 minuti per lo spagnolo di origini balcaniche, il quale aggiunge anche 11 rimbalzi. Nottata in ufficio per Wade, il quale realizza 14 punti dopo l'exploit nella sua vecchia casa, Miami. Dall'altra parte Tomas Satoransky cosparge il parquet dell'Illinois di petali di rosa, ma i suoi 9 assist, ai quali si aggiungono le doppie doppie di Morris (24 punti e 15 rimbalzi) e Gortat (18 punti e 14 rimbalzi) non bastano ai Wizards.

MIAMI HEAT - UTAH JAZZ 91-102

Non è un bel momento della stagione per i Miami Heat. Ma se la notte scorsa poteva essere stata traviata dai bei ricordi e dal primo ritorno da avversario di Wade, ad essere evidenziata nella sfida contri gli Utah Jazz è un ritardo fisico, tecnico e di personalità rispetto all'avversario di turno. La compagine di coach Spoelstra paga soprattutto una serata da dimenticare sia al tiro da tre punti che dalla lunetta: un 10/19 decisamente inaccettabile in questo fondamentale, a questi livelli. Miami che perde Babbitt dopo appena cinque minuti e si affida con continuità a James Johnson, il quale fa la sua parte e realizza 15 punti con un solo errore al tiro, ma a mancare sono gli altri. Segnare 91 punti con 81 tiri è qualcosa difficile da digerire per chi gioca in casa, anche perchè dall'altra parte i Jazz, privi di George Hill e Neto, giocano una gara onesta e ringraziano Gordon Hayward: 25 punti con 20 tiri per il veterano di Utah, che aggiunge anche 9 rimbalzi. Dalla panchina esce un ottimo Shelvin Mack da 12 punti ma soprattutto Trey Lyles: solo 4 punti e 5 rimbalzi, ma soprattutto una grande presenza in difesa, tanto che il plus/minus di squadra con lui in campo è di +11.