I Phoenix Suns non risentono del back-to-back e portano a casa una bella vittoria ai danni dei Detroit Pistons, i quali continuano a non essere nè carne nè pesce a causa delle pesanti assenze. A poco serve, per gli ospiti, l'ottima prestazione di Caldwell-Pope. Nel derby della Grande Mela, i New York Knicks regolano in maniera netta i Brooklyn Nets e proseguono il loro buon momento, nonostante le recenti critiche. Decisiva, in particolare, l'accoppiata composta da Anthony e Porzingis.

PHOENIX SUNS - DETROIT PISTONS 107-100

Quando hai le rotazioni corte, e i giocatori che escono dalla panchina riescono a combinare appena 21 punti, è chiaro che difficilmente porterai a casa la vittoria. Questo è quanto è accaduto ai Detroit Pistons, nella trasferta sul parquet dei Phoenix Suns, all'apparenza per nulla fiaccati dal back-to-back. Merito soprattutto di un Eric Bledsoe letteralmente scatenato. Non tanto per i 21 punti realizzati con buone percentuali (8/15 dal campo), quanto per gli 11 rimbalzi e gli 8 assist che lo rendono per distacco l'MVP di serata. Buono anche il contributo di Alex Len (16 punti e 14 rimbalzi), ma è soprattutto la panchina ad essere decisiva: a differenza di quanto accade per gli ospiti, il secondo quintetto dei Suns funziona, con Knight e Dudley in doppia cifra.

NEW YORK KNICKS - BROOKLYN NETS 110-96

Temperatura molto calda al Madison Square Garden, dove si sfidano le due anime di New York. Alla fine ad avere la meglio sono i Knicks. Kristaps Porzingis inizia subendo una stoppata da un Brook Lopez col dente decisamente avvelenato, e con i Nets che si portano fino al +14 in avvio di secondo quarto, ma la classe e la maggiore voglia di vincere dei padroni di casa viene fuori alla distanza. Proprio il lettone si prende la scena, prima che Carmelo Anthony allacci per bene le proprie scarpe: terzo quarto da incorniciare sul piano realizzativo per la stella dei Knicks, i quali si portano in vantaggio a due minuti e mezzo dall'ultimo intervallo. Poi è ancora Porzingis a rendersi protagonista con il canestro pesante e con la stoppata che precede la schiacciata, il vero punto esclamativo sulla gara. 22 punti per Melo, uno in più del suo giovane lungo. E New York è dei Knicks.