Una partita dopo aver interrotto la sua striscia di gare consecutive con almeno un tiro da tre punto a bersaglio, Steph Curry si riscatta siglando il nuovo record Nba per triple segnate: ben tredici contro i malcapitati New Orleans Pelicans, che cedono così alla furia dell'MVP (46 punti) e dei Golden State Warriors alla Oracle Arena. Vittoria agevole per gli Oklahoma City Thunder di Billy Donovan in casa contro i Miami Heat di Erik Spoelstra, con Russell Westbrook che non ha neanche bisogno di attivarsi più di tanto per piegare la resistenza degli avversari.

Oklahoma City Thunder - Miami Heat 97-85

Alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City i Thunder partono subito forte contro Miami. Westbrook lascia l'iniziativa a Victor Oladipo, a segno in penetrazione e dall'arco, mentre altri punti per coach Donovan arrivano dal rookie Domantas Sabonis, autore di un paio di canestri da tre che esaltano il pubblico di casa. Gli Heat provano a mantenersi in linea di galleggiamento grazie a Goran Dragic e al tiro da fuori di Luke Babbitt, ma già alla fine del primo quarto sono sotto di undici lunghezze, avendo concesso 39 punti ai rivali. Vantaggio che si dilata nel periodo successivo, quando dalla panchina dei Thunder si fanno notare Alex Abrines e Joffrey Lauvergne, con Andre Roberson pronto a sfruttare le sue lunghe leve per aprire la transizione offensiva. Non bastano i time-out di Spoelstra per spegnere il furore agonistico di OKC, che comunque si prende qualche pausa all'interno del primo tempo. Tra gli ospiti si rivede Josh Richardson, altra riserva in campo insieme ai due Johnson, Tyler e James, mentre Whiteside è offensivamente nullo. Nel terzo quarto è Russell Westbrook a prendere in mano la situazione, piazzando un parziale che spegne le residue speranze di Miami. Sabonis continua a segnare da tre, e il quarto periodo diviene così territorio di caccia di seconde e terze linee, con Enes Kanter padrone delle ultime fasi di gioco.

OKC Thunder (6-1). Punti: Kanter 24, Oladipo 17, Westbrook e Sabonis 15. Rimbalzi: Sabonis e Kanter 10. Assist: Westbrook 11.

Miami Heat (2-4). Punti: J. Johnson 18, Babbitt, Dragic e Reed 11, T. Johnson 10. Rimbalzi: Whiteside 12. Assist: Dragic e Waiters 4.

Golden State Warriors - New Orleans Pelicans 116-106

E' Steph Curry l'assoluto protagonista della serata della Oracle Arena. Il due volte MVP mette a segno ben 46 punti (13/17 da tre, 16/26 dal campo), cinque rimbalzi e cinque assist per piegare la resistenza dei Pelicans di Anthony Davis, in partita fino a metà quarto quarto. New Orleans si presenta a Oakland senza Lance Stephenson, ma regge per tutto il primo periodo, affidandosi ai lunghi e trovando punti anche da Moore, Cunningham e Galloway. Si capisce però da subito che Curry è assolutamente immarcabile: Steph segna da tre con irrisoria facilità, assiste i compagni, penetra quando deve, e anche il secondo quintetto di Kerr risponde presente in attacco con Looney, Iguodala e Clark. Gli ospiti subiscono il primo uragano Curry e vanno negli spogliatoi sotto di quattordici lunghezze (63-49), ma alla ripresa delle operazioni è Anthony Davis (33 punti per lui) a guidare gli uomini di Alvin Gentry a una rimonta completa, con tanto di controsorpasso che costringe Kerr al time-out. La gara diventa così di colpo equilibrata, ma a ogni spallata dei Pelicans risponde un Curry indemoniato, sempre più in ritmo da tre punti, fino ad arrivare al record di tredici triple che manda definitivamente al tappeto gli ospiti. Decisivo nel finale anche Kevin Durant, con Klay Thompson protagonista silenzioso, un po' come Draymond Green, solito motore dei Warriors, autore di una prova da 4 punti, 12 rimbalzi e 11 assist. Buono l'impatto di David West, mentre New Orleans è costretta a incassare la sesta sconfitta in altrettante gare di regular season.

Golden State Warriors (5-2). Punti: Curry 46, Thompson 24, Durant 22. Rimbalzi: Green 12. Assist: Green 11.

New Orleans Pelicans (0-6). Punti: Davis 33, Moore 15, Frazier 13. Rimbalzi: Davis 13. Assist: Frazier 10.