Grazie a un'ottima prestazione offensiva (15 punti, 11 assist), Derrick Rose trascina i New York Knicks alla vittoria sul campo dei Chicago Bulls, sua squadra per otto stagioni Nba. Ai padroni di casa non basta un Dwyane Wade da 35 punti (12/20 dal campo, 5/7 da tre) per stoppare il grande ex della sfida e i Knicks, che ricevono un notevole contributo offensivo da tutti i componenti dello starting five. Decisivo anche l'altro ex Joakim Noah, mentre Carmelo Anthony attende gli ultimi due quarti di gioco per accendersi. Per i Bulls disastrosa prova di Rajon Rondo e ritmo mai realmente trovato, nonostante diversi extrapossessi garantiti dalla presenza a rimbalzo offensivo di Taj Gibson e Robin Lopez.
Avvio fulmineo dei Knicks allo United Center. Rose, accolto in maniera tiepida dai suoi vecchi tifosi, si limita ad assistere a un inizio scintillante di Kristaps Porzingis e Courtney Lee, principali beneficiari di un attacco rapido degli ospiti, che cercano il canestro nei primi secondi dell'azione e in contropiede. Dopo pochi minuti è 6-22, con i Bulls assenti ingiustificati. Ci pensa allora Dwyane Wade a caricarsi Chicago sulle spalle, con un paio di tiri da tre fuori contesto e le solite giocate d'autore. Butler prova a mettersi in ritmo da solo, ma i suoi sono spesso isolamenti che non muovono la difesa avversaria: è invece il secondo quintetto di Hoiberg a ricucire lo strappo, grazie a Nikola Mirotic, Doug McDermott e Cristiano Felicio, che si battono contro i loro omologhi O'Quinn, Ndour e Jennings. Anche Justin Holiday si ricorda di essere un ex della gara e contribuisce a mantenere in linea di galleggiamento gli uomini di Hornacek, che però faticano a ritrovare ritmo in attacco e patiscono a rimbalzo contro Lopez e Gibson. Rose mostra lampi di atletismo interessanti, soprattutto in campo aperto, Noah entra sempre più nel vivo del gioco, ma il protagonista rimane Wade, vero e proprio leader dei padroni di casa, che intanto si godono il solito, scintillante, Mirotic dalla panchina. Dopo il primo giro di cambi la partita è punto a punto, i ritmi sono tendenzialmente bassi, con le due squadre che tirano poco da tre punti e non sembrano aver voglia di correre. Ultimo possesso del primo tempo che però fa sobbalzare gli spettatori dello United Center: Rose vola via in campo aperto come ai bei tempi e manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 57-56.
L'equilibrio regna sovrano anche nel terzo quarto, quando i Bulls si affidano ai loro lunghi, Lopez e Gibson, per trovare punti al ferro, mentre New York gira al largo con Anthony e Lee. La scossa della partita la dà però Joakim Noah, che con la sua solita energia cambia l'inerzia della contesa sui due lati del campo. Intesa perfetta con un Derrick Rose in versione passatore e discreto feeling con un Kristaps Porzingis assolutamente letale dall'arco dei tre punti. Hoiberg rimette così dentro in tutta fretta Nikola Mirotic, per cercare di recuperare spaziature ideali, ed è Jimmy Butler a sfondare in area con un paio di movimenti di potenza. Gara ancora aperta a inizio quarto quarto, quando Jeff Hornacek richiama in panchina Porzingis, alle prese con il suo quinto fallo, varando un quintetto piccolo, con Noah unico centro e Jennings secondo playmaker vicino a Rose. Proprio l'ex giocatore di Milwaukee, Detroit e Orlando segna una tripla importante, con Anthony che sale di colpi nel momento del bisogno, inscenando un bel duello con il coetaneo Wade, ultimo ad arrendersi per Chicago. Flash segna ancora da tre punti e riavvicina i Bulls a un paio di possessi di distanza, ma dall'altra parte è l'accoppiata Rose-Noah a fare la differenza sul pick and roll. Proprio il giocatore più atteso della serata chiude infine i conti con uno splendido assist per una tripla dall'angolo di Anthony: Bulls k.o. e New York che prova a costruirsi l'ennesima stagione del riscatto.
Chicago Bulls (3-2). Punti: Wade 35, Butler 26, Mirotic 14. Rimbalzi: Wade 10. Assist: Rondo 5.
New York Knicks (2-3). Punti: Porzingis 27, Anthony 25, Lee 17, Noah 16, Rose 15. Rimbalzi: Noah 9. Assist: Rose 11.