Due le notizie della nottata NBA appena trascorsa: la prima è che Russell Westbrook non ha messo a referto la terza tripla doppia stagionale, la seconda è che ciononostante il numero zero dei Thunder è riuscito a trascinare i suoi ad un successo di assoluto valore in casa dei Los Angeles Clippers, in una gara molto equilibrata e decisa all'ultimo possesso. I nuovi Thunder si dimostrano cinici e spietati, dopo essere apparsi sfrontati e guasconi in transizione nelle gare precedenti: due versioni che a Donovan faranno sicuramente piacere in vista del prosieguo della stagione. Cadono i Clippers per la prima volta in stagione. Da uno zero ad un altro, quello schiodato dalla casella delle vittorie dai Phoenix Suns di Eric Bledsoe, che nell'overtime contro i Portland Trail Blazers riescono ad avere la meglio dei più quotati avversari conquistando la prima vittoria stagionale. Andiamo a vedere come sono andate le gare.
Phoenix Suns - Portland Trail Blazers 118-115 (OT)
E' una tripla allo scadere di Eric Bledsoe a far cadere il castello dei Portland Trail Blazers. Non è bastato lo sforzo nell'overtime di Lillard per tenere a galla gli ospiti in una gara bella ed emozionante fin dalle prime battute di gioco, sempre equilibrata in tutta la sua durata. Il go-to-guy dei padroni di casa aveva già provato a vincerla nei tempi regolamentari con un layup in penetrazione a un secondo dal termine. Margine sufficiente però a Meyers Leonard per impattare da sotto alla sirena. Prima dell'epilogo botta e risposta continuo, come in un Western, all'insegna del corri e tira: punteggio e ritmi alti, che hanno visto gli attacchi farsi preferire rispetto alle non esaltanti difese. Nel prolungamento Lillard fa mettere la testa avanti agli ospiti, raggiunti e superati da quattro punti di Devin Booker. Il gioco da tre punti di Lillard sembra dare il là al secondo overtime, prima della tripla di Bledsoe che spariglia le carte e fa si che i padroni di casa riescano ad ottenere il primo successo stagionale.
Los Angeles Clippers - Oklahoma City Thunder 83-85
Nel segno di Russell Westbrook, sempre e comunque, nel bene come nel male. Anzi no, soltanto nel bene. Perché lo zero continua a sorprendere, anche se ci si aspettava alla vigilia della regular season un impatto del genere dal traghettatore dei Thunder dopo la partenza di Kevin Durant. Ciò che sorprende maggiormente è che questa nuova versione di Oklahoma è cinica e spietata allo stesso modo in cui riesce ad essere efficace e brillante anche in transizione ed in velocità. Due facce di una medaglia che, fin qui, risulta essere assolutamente vincente. Quattro su quattro, con la ciliegina sulla torta della prima settimana di NBA che i Thunder appongono in casa dei Los Angeles Clippers, in quello che doveva essere il primo test probante della stagione. L'ultimo quarto di Westbrook è da dominatore assoluto, per personalità, carisma, capacità balistiche ed agonismo: palle recuperate, punti, assist ed il canestro della staffa che zittisce lo Staples a 18" dal termine. Ai padroni di casa non basta Chris Paul, che sfiora la tripla doppia ma perde anche un paio di palloni sanguinosi nel concitato finale. Clips condizionati da un indegno 39% dal campo e da un pessimo 44% in lunetta. I Thunder non fanno di certo meglio (40% dal campo e 60% dalla lunetta) ma si dimostrano squadra nel momento cruciale, in difesa soprattutto, concedendo la miseria di un canestro dal campo negli ultimi cinque minuti e mezzo di gara. Troppo poco per vincere, nonostante fino al jumper di Westbrook la contesa sia in equilibrio totale. Poker per i Thunder, prima sconfitta stagionale per i Clippers di Doc Rivers.