Doveva essere una serata speciale, e in un certo senso lo è stata. Non tanto perchè i Cleveland Cavaliers hanno vinto la partita inaugurale della nuova stagione, o perchè lo ha fatto nella stessa notte in cui gli Indians hanno aperto alla grande la finale delle World Series di baseball. In Ohio si celebrava qualcosa che non era mai accaduto nella storia della franchigia, ovvero la consegna degli anelli e il sollevamento dello stendardo sul tetto della Quicken Loans Arena. Un evento che ha fatto venire i brividi a tutto il palazzo. Il match contro i rinnovati New York Knicks ha fatto quasi da contorno a questo momento di pura estasi, nel ricordo di una stagione - quella finita circa tre mesi fa - di assoluto godimento.
Di partita vera e propria, in realtà, ce n'è stata solo per metà del primo quarto, in cui Rose e compagni hanno tenuto testa ai campioni in carica, i quali ci hanno messo qualche minuto prima di entrare in partita. Poi le mani veloci di James e Irving hanno iniziato a lavorare, creando un vantaggio che di minuto in minuto diventava sempre più ampio, con la schiacciata in contropiede del Re che andava a sigillare il primo vantaggio in doppia cifra della gara verso la fine del primo quarto. I Knicks provavano comunque a restare in gara, senza però dare l'impressione di potersi avvicinare più di tanto. Soprattutto Carmelo Anthony, stimolato dalla sfida contro l'amico LBJ suonava la carica, Rose restava abbastanza silenzioso ma il punteggio restava non troppo squilibrato in favore dei Cavs, per i quali c'è un Kevin Love finalmente in versione scintillante sul fronte offensivo.
Al rientro dagli spogliatoi i ragazzi di coach Lue provavano ad alzare nuovamente il volume della radio dopo essere stati agganciati nel punteggio. Un'altra schiacciata regale di James riportava Cleveland sul +7 in avvio di terzo periodo, un vantaggio ribadito da Irving con i piedi dietro l'arco. New York provava a fare l'ultimo sforzo per restare in partita, ma a quel punto i Cavs iniziavano a sentire l'odore del sangue. Veniva aperto un parziale che di fatto decideva la partita, e che veniva sigillato con un'altra tripla senza senso del numero 2 a disposizione di Lue, in una fase della partita in cui Uncle Drew alzava nettamente il ritmo e ricordava vagamente quello immarcabile degli ultimi due episodi delle scorse Finals. Con il vantaggio stabilmente in doppia cifra si apriva il quarto periodo, in cui l'unico pensiero in casa Cavs era "vediamo se LeBron riesce ad aprire la stagione con una tripla doppia". Il ragazzo di Akron ci riesce con sette minuti di anticipo rispetto alla sirena finale. 19 punti, 14 assist e 11 rimbalzi per l'MVP delle ultime Finals, e Cleveland parte con il piede giusto.