Una giuria federale del Tribunale di Los Angeles, composta da otto membri, ha da poco emesso il suo verdetto. Derrick Rose non è stato ritenuto responsabile della condotta di violenza sessuale nei confronti di una sua ex fidanzata, per un episodio avvenuto nel 2013. Finisce così il primo grado della causa civile che vedeva coinvolto il giocatore dei New York Knicks, accusato di aver prima drogato (con bevande alcoliche) e poi abusato della ragazza insieme a due suoi amici. Un processo in cui a Rose era stato richiesto un risarcimento di 21.5 milioni di dollari, e a cui l'ex stella dei Chicago Bulls si è dedicato nelle ultime settimane, assistendo alle udienze e fornendo la sua versione dei fatti.
La difesa di Rose ha a lungo insistito sull'assoluta mancanza di prove prodotte dall'accusa, sostenendo che l'obiettivo della ragazza sarebbe stato esclusivamente quello di "incastrare" un personaggio famoso per poi ottenere una somma da capogiro. "Tutti e tre gli uomini coinvolti sono sempre stati innocenti, è stato chiaro dal primo giorno di questo processo - le parole del principale legale di Rose, Mark Baute - siamo soddisfatti che il nostro sistema giudiziario abbia funzionato". La nuova pointguard dei Knicks, che è stato costretto a saltare quasi tutta la preseason Nba per seguire da vicino la vicenda, ha commentato l'esito della causa in un comunicato reso noto dall'agenzia di stampa americana Associated Press: "Sono contento che la giuria abbia compreso i fatti e mi abbia dato ragione - le sue parole - sono stato profondamente toccato da quest'esperienza, ma ora sono pronto a mettermela alle spalle e a concentrarmi sulla mia famiglia e sulla mia carriera". Il dipartimento di polizia di Los Angeles ha intanto lasciato intendere che le indagini sul caso proseguiranno comunque, nonostante nulla attualmente faccia pensare a un'imputazione e a un processo penale per Derrick Rose.
Delusi gli avvocati dell'accusa, che hanno dichiarato di "stare già esplorando opzioni per un ricorso in appello". Il verdetto di oggi tiene inoltre in vita le sponsorizzazioni del nativo di Chicago, molte delle quali legate a una "clausola di moralità". Non a caso Adidas, sponsor tecnico del ragazzo, ha subito annunciato che "la partnership rimarrà invariata". Secondo quanto riportato da Ian Begley e Darren Rovell di Espn, ora Rose tornerà a disposizione di coach Jeff Hornacek a partire da venerdì, con la concreta possibilità di partire in quintetto nella prima gara di regular season in programma martedì prossimo alla Quicken Loans Arena di Cleveland contro i campioni in carica dei Cavs.