Sconfitta con onore - soprattutto nel finale - per i Los Angeles Lakers di coach Luke Walton, che per la prima volta da allenatore dei gialloviola affrontava la sua ex squadra, i Golden State Warriors. Il tecnico dei Lakers si è detto molto soddisfatto della prestazione e delle migliorie della sua squadra, al netto delle fisiologiche difficoltà di affrontare una squadra come quella di Kerr. Al termine del match Walton si è soffermato sui temi della gara e non solo, guardando anche alla stagione che incombe.   

"Dobbiamo prendere questa partita come una lezione. I nostri ragazzi devono capire da questa sconfitta, da questi rivali, come muovere la palla, come difendere di squadra con aggressività, lavorare come un gruppo. Sono tutti quegli aspetti che stiamo curando con attenzione per migliorare come gruppo. La differenza con una squadra che si conosce alla perfezione la vedi nel muovere la palla con il timing giusto, nella velocità dei tagli che fai, nel movimento con e senza palla. Fa la differenza". Riguardo la gara, invece: "Chiaro che abbiamo giocato meglio nel secondo tempo. Abbiamo iniziato a difendere meglio, con maggiore lucidità, siamo riusciti a correre molto di più e con maggiore intensità, mettendoli spesso in difficoltà. E' un buon punto di partenza. Abbiamo fatto un buon lavoro e spero che da questo atteggiamento si parta per migliorare ulteriormente".

In vista dell'inizio della regular season, queste le sensazioni di Walton, che prova a stilare un primo bilancio di questi giorni di allenamento e pre-stagione: "Abbiamo lavorato davvero tanto e davvero bene. Ho ricevuto tante buone risposte dai ragazzi in allenamento, nonostante le sessioni fossero spesso lunghe l'attenzione non è mai scemata nel corso dei giorni stessi. Sono molto contento e devo ringraziarli per quello che abbiamo fatto fin qui. Abbiamo provato a mettere delle basi solide nel nostro sistema dalle quali partire, certo che chiunque vorrebbe avere altro tempo e maggiori aspetti trattati nel corso di questi mesi trascorsi assieme, ma col tempo e con la dedizione miglioreremo ancora". 

Dalle impressioni di coach Walton a quelle di uno dei pretoriani del gruppo, Luol Deng, che ha così analizzato la situazione in casa Lakers dopo questo test decisamente probante: "Stiamo provando a migliorare tutti assieme, per questo c'è la prestagione. Ci sono squadre già rodate, altre meno. Lavoriamo molto sulla fluidità dei movimenti in attacco, sulla posizione, sul conoscerci meglio in campo. Sono cose che verranno con il tempo e con il lavoro. Siamo sulla strada giusta. Essere competitivi? Pensiamo solo a fare il massimo, a migliorarci gara dopo gara, poi vedremo dove siamo". Ed inoltre, riguardo la marcatura mai facile di Durant"Non è una questione di marcare singolarmente Durant, per me, ma piuttosto di cosa c'è da fare di squadra per provare ad arginare un tipo di squadra di questo tipo quando ce l'abbiamo di fronte. E' un discorso di riconoscere cosa può fare la squadra intera per difendere meglio, di sforzo comune per aiutare gli altri in situazioni complicate per il gruppo".   

Brandon Ingram, positivo nel match contro i Warriors - Foto InsideSoCal.com
Brandon Ingram, positivo nel match contro i Warriors - Foto InsideSoCal.com 

Prima sfida in assoluto contro Kevin Durant - ed in generale contro i Warriors - per Brandon Ingram, che ha messo a referto 12 punti con un buon 2-2 da tre: "Inizio a sentirmi meglio, molto più inserito nel contesto e molto più fiducioso nei miei mezzi, oltre che con i compagni. Credo che la squadra stia lavorando nel modo giusto, migliorando anche nel gioco giorno dopo giorno, gara dopo gara". Inevitabile, inoltre, la domanda sul rivale odierno, idolo della scelta numero due allo scorso draft: "E' una bella sensazione averlo di fronte. E' competitivo al massimo, segna, fa segnare, prende rimbalzi, difende, fa tutto. E' bello vederlo dal vivo e giocarci contro". Infine, sui Lakers e sulle sue impressioni sulla prestagione in generale: "Stiamo cercando di conoscerci sempre meglio, di migliorarci giocando assieme. Per me è tutto diverso, dal gioco agli aspetti da curare in allenamento, in attacco come in difesa. E' però un buon inizio per me, sono contento di come vanno le cose".