Comincia con una vittoria il cammino di Luke Walton sulla panchina dei Los Angeles Lakers: 103 – 84 ai Sacramento Kings, arrivato grazie ad un incredibile parziale di 39 punti a 15 nel quarto quarto. Per tutto il primo tempo infatti, i Kings sono stati assoluti padroni della partita, muovendo meravigliosamente la palla e trovando con grande facilità delle conclusioni da oltre l’arco.

Nel terzo e quarto periodo però, la squadra di Walton ha cambiato totalmente atteggiamento, soprattutto in difesa. Buone rotazioni, ottimi aiuti hanno permesso ai gialloviola di ritornare in partita e di vincerla: “Credo sia stata la difesa la chiave di tutto”, ha detto Luke Walton a fine partita. “Abbiamo perso tanti palloni, 10 o 11, e poi invece abbiamo cambiato atteggiamento. Dobbiamo capire che il nostro atteggiamento in difesa è quello che farà la differenza. Per quanto riguarda l’attacco, be’ è una cosa che viene più naturale ai ragazzi, dobbiamo soltanto lavorare sul movimento di palla. Il concetto è che se passo la palla, se sono aperto poi quella mi ritornerà. Ma per ora, ci continueremo a concentrare sulla difesa.

Walton si è poi lasciato andare anche a qualche commento su Ingram, che ha chiuso con 2 soli punti e 0-5 dal campo: “Credo abbia giocato bene. Ovviamente era nervoso, era un fan dei Lakers e adesso gioca per loro. È stato scelto con la numero 2 al Draft, tutti si aspettano grandi cose e credo che questa pressione, con l’emozione della prima partita, gli abbiano fatto sbagliare i tiri. Non è sempre stato perfetto in difesa, e glielo farò notare durante la sessione video, ma è stato bravo in alcune deviazioni e qualche stoppata”.

Sicuramente non è stata una serata facile per Ingram, anche se molto emozionante, come lui stesso ha detto a fine partita: “Mi sentivo bene, anche se non mi sono entrati i tiri. Però ho cercato di giocare bene in difesa, di fare quello che il coach mi ha chiesto. Abbiamo lavorato bene in difesa, e questo è stata la cosa che ci ha permesso di vincere la partita. Per ora stiamo lavorando tanto sulla difesa, è la cosa sulla quale stiamo lavorando di più perché è anche la cosa più difficile da migliorare.”