Un nuovo inizio, forse più luminoso rispetto a quanto fatto nell'ultima stagione. A Houston, i Rockets provano a voltare pagina, dopo un'annata travagliata a dir poco, fatta di quarantuno successi ed altrettante sconfitte, condizionata dal licenziamento di coach McHale e dei problemi atavici, strutturali prima di tutto, di una squadra senza nè capo nè coda. Ne abbiamo parlato ultimamente, qui, dei nuovi Rockets, che Mike D'Antoni ha intenzione di costruire ed i primi dettami si sono visti anche nella notte nella prima uscita pre-stagionale.

Indizi non esattamente positivi, con una difesa che già dalla prima uscita è sembrata fin troppo blanda in determinate situazioni. Certo, le indicazioni dall'attacco così come dalla difesa lasciano il tempo che trovano dopo uno scrimmage effettuato a Shanghai contro i padroni di casa. Spettacolo, prima e davanti a tutto, con le iniziative personali che hanno tolto spazio a tutto il resto. Discreto l'apporto dei nuovi, inseriti già nel contesto dello spara-tutto dell'ex coach dei Suns. Doppia cifra per sette degli interpreti statunitensi, con Harden che guida il gruppo a quota sedici. Non bastano Fredette e Yabusele ai cinesi, autori rispettivamente di 33 e 24 punti nel 131-94 finale. L'aspetto più interessante di serata, tuttavia, sono i trentaquattro assist dei Rockets, dato in controtendenza rispetto a quanto fatto dai texani nelle ultime stagioni, quando per trovare un numero del genere bisognava mettere assieme le statistiche di tre partite.

Il video della gara

"E' una nuova stagione. Lo scorso anno c'era un leader - Howard - che aveva la sua opinione ed il suo modo di vedere le cose. Poi c'era il mio. Non sempre i compagni erano sulla stezza lunghezza d'onda, c'era molta, troppa confusione. Siamo pronti adesso, puntiamo al titolo, davvero. E' un'ambizione realistica. Abbiamo molta più comunione d'intenti nello spogliatoio quest'anno, siamo un gruppo migliore, andiamo a cena come ai concerti assieme e l'alchimia si riflette in campo. Siamo una buona squadra, che può competere con tutti ogni notte" ha esordito James Harden.

Ed ancora, tornando sulle difficoltà dello scorso anno: "E' stato davvero frustrante. Individualmente i numeri erano ottimi, ma quando mi sono guardato nello specchio quest'estate ho realizzato che non era quello che volevo, che potevo cambiare. Mi sono concentrato su cosa potevo fare per la squadra, mettermi a disposizione degli altri. Sono eccitato, spero davvero di poter dare una mano ai ragazzi ed alla squadra. Ora il vento è cambiato, tutti abbiamo un solo obiettivo ed è vincere".

A sottolineare le parole di Harden, ci ha pensato successivamente Trevor Ariza: "La scorsa stagione è stata frustrante per tutti, quindi abbiamo deciso di metterci tutti in discussione, provando a crescere come gruppo piuttosto che singolarmente. Ed è la chiave per cambiare il nostro atteggiamento. Sebbene siamo soltanto all'inizio della stagione, sembra che stiamo andando nella giusta direzione. Ora le sensazioni sono del tutto differenti rispetto allo scorso anno. Sono fiducioso".