Sassari parte con il piede giusto, trionfando contro Varese nel campo amico del PalaSerradimigni. I sardi controllano fin dalla palla a due, toccando il +12 nel terzo parziale, trascinati da un mostruoso Brian Sacchetti, autore di sedici punti, di cui quattordici nel secondo tempo, ben coadiuvato da Johnson-Odom, a quota 18. Nel quarto periodo, Varese ha il merito di riaprire i conti, toccando il -4 a metà parziale, ma i padroni di casa richiudono in fretta la pratica e vincono con lo score di 78-72.
La Dinamo scende in campo con l’ex Lakers e Cantù, Darius Johson-Odom in cabina di regia, con Lacey e Josh Carter a completare il pacchetto esterni. Sotto le plance il duo Lydeka e Savanovic.
Coach Paolo Moretti lancia Eric Maynor, visto in maglia biancorossa già due stagioni fa, dopo aver fatto la trafila in NBA, con Melvin Johnson guardia, mentre Eyenga e Kangur occupano lo spot di ali, infine nel ruolo di centro c’è OD Anosike.
Dopo un inizio contratto, con le due squadre ferme a quota sei pari, con cinque minuti da disputare nel primo quarto, Sassari trova il primo break della gara, grazie a Savanovic, preciso dall’arco, a cui segue a ruota Josh Carter, con due triple, portandosi sul 13-6. Varese prova a rispondere con Cavaliero, ma Stipcevic aumenta la forbice, firmando il 20-11 ad un minuto dalla sirena, mentre Campani ed Eyenga ricuciono il gap, con lo score che recita 21-15 pro Sassari al termine della prima frazione. In apertura del secondo quarto, la Dinamo vola sul +9, con la tripla di Brian Sacchetti, costringendo il coach varesotto a chiamare il timeout: al ritorno sul parquet c’è Maynor, che prende per mano i suoi, con tre punti riesce a frenare la fuga sassarese (26-20 4’ da giocare). Sfondamento a favore di Kangur, Maynor scolarizza i play sardi e la Openjobmetis rientra in partita, toccando il -4 con tre minuti all’intervallo (28-24).
Josh Carter è la luce nel blackout generale della Dinamo, sua la tripla del +5, dopo essere stati ad un possesso di scarto, che ridà linfa ai suoi, mentre l’ex pesarese, Lacey, sbaglia la bomba del +8, consentendo a Varese di restare a contatto, con Eyenga, grazie al suo debordante atletismo. A differenza del primo quarto, è Sassari a premere sull’acceleratore al finale del periodo, con un parziale di 7-0, maturato dai liberi del duo pesarese Lydeka e Lacey, con il secondo a segno a sei secondi dalla sirena, portando la Dinamo sul 38-28 alla pausa lunga.
Di ritorno dagli spogliatoi, nei primi tre minuti, i due attacchi si ritrovano le polveri bagnate, con il solo Lacey a segno per il +12 sassarese, ma gli ospiti rialzano la testa e iniziano a martellare dall’arco, con due triple consecutive per il -6. Nel momento peggiore dei suoi, sale in cattedra Brian Sacchetti, uno degli storici della Dinamo, che fa esplodere il PalaSerradimigni, con sette punti suoi consecutivi, mentre Carter e Stipcevic mettono la quinta e i biancoblù volano sul 59-45 ad un giro di lancetta dalla fine del terzo quarto. Il torinese Sacchetti, nativo di Moncalieri, chiude il parziale con i liberi del 61-47.
Nell’ultimo quarto, la musica sembra non cambiare: i sardi prendono il largo con un Sacchetti glaciale dall’arco, che firma il +12 dopo quattro minuti. Quando sembrava finita, Varese trova due triple, di Kangur e Johnson, riaprendo i conti, con il -4 a metà parziale. Carter e Johnson-Odom ridanno linfa e ossigeno ai compagni, con il break di 7-0, per il +10. Varese è crollata e Johnson-Odom infierisce con la tripla del 77-64. Gli ultimi minuti sono un puro pro forma, Varese rende meno pesante lo scarto, con un parziale di 8-1, chiudendo sul 78-72.