Pesa ancora quella sconfitta subita nel primo turno contro gli Atlanta Hawks, dopo che erano stati apprezzati da quasi tutti per la qualità del gioco espresso sia in difesa che in attacco; quel 4-2 ha spezzato le gambe un po' a tutto l'ambiente biancoverde. Ma adesso, con l'inizio ufficiale della nuova stagione e il training camp alle porte, tutte le delusioni passate possono scivolare via, per affrontare con più sicurezza un altro anno sportivo. E' proprio a questo che serve il Media Day: sentire gli umori e la carica dei protagonisti di ogni franchigia per risvegliarci da quell'assenza di gioco che dura ormai da mesi.
Il primo a parlare ai microfoni è l'allenatore, Brad Stevens, il quale evita con molta facilità le solite domande e parla con molta franchezza: "Il media day è molto divertente ma la mia testa è già all'inizio del training camp." Si addentra poi negli aspetti tecnici che tenterà di migliorare quest'anno: "Voglio che sia migliore dello scorso Solo questo...”. Qual è l'elemento chiave? “La difesa. Dobbiamo riuscire a mantenere il livello e l'intensità difensiva che ho visto in parte nello scorso campionato e diventare migliori realizzatori". Un altro punto interrogativo sarà il rookie scelto alla numero tre, Jaylen Brown, ma per il coach sarà una pedina importante: “Il suo livello è già altissimo. Si sta dimostrando molto pronto e voglioso, chiedendomi spesso come e in cosa può essere utile e migliorare, ma ha già un ottimo feeling col gioco." L'ultima battuta riguarda il centro Al Horford, acquistato durante la free agency: "Non gli chiederemo di essere nessun altro se non sè stesso, è un professionista. E' un giocatore che può segnare con continuità, e noi abbiamo bisogno che lo faccia".
Il momento delle interviste arriva anche per il nuovo arrivato, il quale ha le idee molto chiare ed è molto soddisfatto del team a cui si è unito pochi mesi fa: "Mi trovo molto bene qui, il gruppo è ottimo e mi hanno tutti accolto alla grande spiegandomi della squadra e del sistema Celtics." Horford guarda al futuro, ma spende anche qualche buona parola per gli Atlanta Hawks, che sono stati la sua casa per molti anni: "Non è stato facile per me lasciare Atlanta, mi sentivo a casa. Ma guardando questa squadra non posso che pensare alle grandi cose che può fare. Per questo ho voluto farne parte". Entrando nelle possibilità tattiche della squadra, fa capire subito in che modo giocherà Boston in attacco: "Il pick and roll con Isaiah Thomas sarà una parte importante del nostro sistema offensivo. Posso bloccare ed aprirmi per tirare o aiutarlo ad attaccare l'area. È impossibile da contenere".
Non può mancare all'appello la vera stella di questa squadra che ha ridato entusiasmo ad un ambiente che rischiava di dover impiegare anni per tornare a buoni livelli: Isaiah Thomas. Anche in conferenza stampa si permette di tenere un tono molto scherzoso, mentre parla del suo futuro: "Tutto ciò che voglio è essere una giocatore migliore, ma per farlo devo essere in forma e dormire di più! Sappiamo di poter competere con i migliori della lega: l'anno scorso siamo usciti al primo turno dei playoff ed è stata una delusione. Per questo siamo tutti molto arrabbiati ed eccitati per la nuova stagione." Anche lui concede ai microfoni molti complimenti per Al Horford, con il quale potrebbe formare una delle coppie più forti della NBA: "Ci aiuterà molto con la sua esperienza e la sua leadership. Non è solo un gran giocatore, ma anche una grande persona."