Un fulmine a ciel sereno squarcia l'avvicinamento alla regular season Nba dei Milwaukee Bucks. Khris Middleton, venticinquenne shooting guard della franchigia del Wisconsis, si è infatti procurato una lesione del tendine rotuleo del ginocchio sinistro e dovrà rimanere lontano dai campi giochi per almeno sei mesi. A renderlo noto è il general manager John Hammond, che spiega anche come Middleton verrà sottoposto a intervento chirurgico la settimana prossima.
"Siamo ovviamente dispiaciuti per Khris e per la squadra - le parole di Hammond - ma sfortunatamente gli infortuni fanno parte del gioco. Confidiamo nella profondità del nostro roster, che ci aiuterà a sopperire all'assenza di Khris, che starà fuori per un significativo periodo della stagione". Già, perchè a questo punto Middleton dovrebbe saltare tutta la regular season, tornando disponibile - qualora la tabella di marcia del suo recupero dovesse essere rispettata - per i primi di aprile, quando i playoffs saranno alle porte. Post-season a cui l'anno scorso Milwaukee non ha partecipato, chiudendo la stagione con un record negativo di trentatrè vittorie e quarantove sconfitte, con Middleton primo realizzatore della squadra, dopo aver firmato con i Bucks un quadriennale da cento milioni di dollari complessivi. Ora Jason Kidd dovrà trovare un altro giocatore da far partire in quintetto nella posizione di guardia tiratrice. Una soluzione potrebbe essere quella di schierare insieme dall'inizio Matthew Dellavedova e Michael Carter-Williams, con il secondo che d'altronde non è una point guard in senso stretto. In alternativa, ecco il veterano Jason Terry, che tuttavia è quasi sempre partito dalla panchina in questa fase finale della sua carriera, mentre a questo punto potrebbero avere più spazio i giovani, come il sophomore Rashad Vaughn e il rookie Malcom Brogdon.
Altra squadra che punta ai playoffs nella Eastern Conference - segnatamente nella Central Division - sono gli Indiana Pacers del presidente Larry Bird. Dopo un'estate caratterizzata da molti cambiamenti, sia a livello di roster che di allenatore (fuori Frank Vogel, dentro Nate McMillan), la leggenda dei Boston Celtics ha annunciato ieri di aver intenzione di rinnovare il contratto a Paul George, stella della squadra, concedendogli il massimo salariale. In realtà il contratto di George scadrà solo nel 2019, ma Bird ritiene che il suo numero tredici si sia conquistato il diritto di ottenere una nuova negoziazione a cifre diverse: "Vogliamo che Paul rimanga qui - ha detto Bird - e sappiamo che per raggiungere quest'obiettivo dovremo esaudire le sue richieste. Se vorrà firmare un nuovo contratto, gli concederemo il massimo salariale. Non c'è altro da dire, faremo ciò che preferirà. Ha dimostrato di essere un giocatore che merita un certo tipo di compenso, è il nostro uomo migliore, siamo pronti a legarci a lui per altri anni". Poche settimane fa lo stesso George si era detto soddisfatto del lavoro compiuto quest'estate dal frontoffice dei Pacers: "Sono felice del fatto che Larry non voglia perdere tempo: con i movimenti di questa offseasone Indiana ha dimostrato di voler tornare subito in finale di Conference. Non vedo l'ora di riabbracciare i miei compagni di squadra. Larry sta cercando di mettermi intorno tanti giocatori di talento per aiutarmi a ottenere ciò che tutti noi vogliamo, vale a dire il titolo Nba".