Derrick Rose, Joakim Noah, Courtney Lee, Brandon Jennings. I New York Knicks versione 2015/2016 ripartono da diversi nuovi giocatori e da un nuovo allenatore - Jeff Hornacek - ma possono contare ancora su Kristaps Porzingis, forse l'unico elemento positivo della disastrosa stagione scorsa. Il lungo lettone, candidato anche a premio di rookie of the year, guarda già al futuro: "La qualificazione ai playoffs sarà l'obiettivo principale della nostra regular season - dice presenziando a un junior camp a Westchester - è l'unica cosa che ho in testa in questo momento".

"Francamente non so cosa sia un Superteam - le sue parole riportate da Ian Begley di Espn - ma credo che Derrick (Rose, ndr) volesse dire che siamo in grado di vincere contro tutti, non di certo che chiuderemo la stagione regolare con 82 vittorie e nessuna sconfitta. Ma possiamo battere chiunque, perchè abbiamo grande talento. Mi piace l'approccio di Derrick, è importante avere fiducia nelle proprie possibilità. Ora non ci resta che dimostrare sul campo tutte le nostre qualità. Ormai si è parlato abbastanza, vogliamo giocare. Non so se avrò meno tiri a disposizione quest'anno, ma la questione comunque è secondaria: quando si vince, non conta chi segna più punti o si prende più tiri, almeno per quanto per mi riguarda. Se riusciremo a mantenere tutti questa mentalità andremo lontano: è semplice, in fondo. Quando la franchigia mi ha scelto al Draft, lo ha fatto perchè ha creduto che potessi diventare una superstar Nba: ora i Knicks mi stanno aiutando a crescere. Sanno che tipo di ragazzo sono: quando ci sono delle difficoltà non mi abbatto, mentre quando vinciamo sono felice perchè è l'unica cosa che conta. Le sconfitte della scorsa stagione mi hanno aiutato a crescere, soprattutto dal punto di vista mentale. Voglio giocare sempre con grande intensità e con il giusto atteggiamento". Il lettone afferma poi di essere stato impressionato da Derrick Rose: "E' incredibilmente esplosivo, è ancora lui, sarà entusiasmante giocare al suo fianco. Quando attacca dal palleggio genera molta attenzione da parte delle difese avversarie: io dovrò farmi trovare pronto sul perimetro, perchè con lui in campo tutti noi avremo molte più occasioni di fare canestro".

Parole al miele anche per Joakim Noah: "Quando l'ho incontrato per la prima volta, era senza maglietta e si vedeva che aveva lavorato duramente. Poi abbiamo parlato, è davvero intenso come sembra, sa che deve dare tutto per sfruttare questa nuova chance. E' il tipo di giocatore che tutti vorrebbero avere in squadra, ha una grande carica, ha il giusto spirito. Adoro già la sua intensità". Quanto agli allenamenti specifici cui si è sottoposto quest'estate, Porzingis non crede di aver ecceduto nei carichi di lavoro: "Ho messo su un po' di massa muscolare, ma non era questo l'obiettivo principale della mia offseason. Ho cercato di migliorare sotto l'aspetto della forza, senza però aumentare troppo di peso: voglio essere sicuro di poter mantenere la mia agilità. Da quest'anno sarò molto coinvolto nelle situazioni di pick and roll e di pick and pop, i miei compagni si aspettano molto da me. Ho parlato nei dettagli del mio lavoro in attacco con coach Hornacek, sono sicuro che cercherà di mettermi in condizione di essere il più efficace possibile per la squadra. Potrò giocare anche in post, se l'allenatore me lo chiederà. Da questo punto di vista mi sento sempre più a mio agio, perchè mi sono allenato molto per migliorare quest'aspetto del mio gioco. Tutto dipenderà da cosa sarà più utile alla squadra, se tirare più dal perimetro o giocare spalle al canestro".