Tornato al TD Garden di Boston per partecipare a un annuale evento benefico (l'ABCD Hoops Dream), Doc Rivers ha parlato del futuro dei "suoi" Big Three ai tempi dei Celtics, vale a dire Paul Pierce, Ray Allen e Kevin Garnett. E proprio riguardo alle prospettive Nba di Pierce, ora suo giocatore ai Los Angeles Clippers, Rivers ha ammesso di non sapere se The Truth continuerà a giocare anche nella prossima stagione, cogliendo in contropiede quanti invece erano certi di un ritorno a L.A. dell'MVP delle Finals 2008. 

"Paul ha avuto tutta l'estate per pensare a cosa fare, sono certo che prenderà la giusta decisione. L'anno scorso non ha disputato la sua miglior stagione e non penso che voglia chiudere la sua carriera Nba in questo modo. Ecco perchè credo che si stia allenando per tornare, ma non c'è niente di certo, ha ancora una settimana per cambiare idea. Non ci resta che attendere, anche se gli ho detto che mi ha aspetto di vederlo al training camp e che lo considero ancora un mio giocatore. Se pensassi che Paul non sia più in grado di giocare nell'Nba glielo direi, ma non è questo il caso, perchè penso che possa ancora dire la sua. Non so quanto abbia ancora da dare e in che modo, ma per me può giocare. Ho sempre pensato che sia fin troppo facile per qualcuno andare da un giocatore e dirgli di ritirarsi: è qualcosa di cui un campione si rende conto da solo". In caso di ritiro, Rivers consiglierebbe a Pierce di lasciare l'Nba da membro dei Boston Celtics: "Sì, penso sia molto importante che Paul chiuda da giocatore dei Celtics, ne abbiamo già parlato con Danny Ainge e Mike Zarren. Il giorno in cui si ritirerà dovrà farlo da Celtic. Deve farlo, lui è un Celtic. Credo che siano tutti d'accordo su questa opzione". Nella serata dell'attuale allenatore dei Los Angeles Clippers c'è spazio anche per qualche ricordo del passato in biancoverde, in particolar modo degli anni con Kevin Garnett e Ray Allen in squadra.

"Quando ci siamo riuniti per la prima volta, ho detto ai ragazzi che quell'anno (stagione 2007-2008) avremmo vinto il titolo. Non sapevo per quanto tempo avrebbero potuto giocare, pensavo due o tre anni, ma direi che mi sono sbagliato su questo punto. Ray Allen? Sì, ci ho parlato, ma non so cosa farà e non voglio rivelare cosa ci siamo detti. Credo che se si trovasse nel posto giusto per lui potrebbe ancora giocare. Al momento è troppo concentrato sul golf, ma è in gran forma: francamente non so come faccia a mantenersi in queste condizioni. In realtà non lo sapevo neanche quando era un giocatore Nba. Se è in grado di tornare a giocare? Certo, assolutamente. Quanto a Kevin (Garnett, ndr), so - perchè ho parlato con lui recentemente - che gli piace molto il nuovo gruppo di giovani che c'è a Minneapolis. Mi dice che hanno una buona etica del lavoro e che hanno una mentalità vecchio stampo. Ecco perchè credo che questi ragazzi possano avere in Kevin un grande maestro, anche se non avrei mai pensato di dirlo. A Boston è sempre stato una guida per i compagni più giovani, ma non credevo che avrebbe avuto la pazienza per diventare il punto di riferimento di tanti ragazzi. Penso che ora si stia divertendo a insegnare tutto quello che sa ai suoi compagni di squadra. Paul invece ama ancora giocare, dei tre era quello che secondo me avrebbe potuto giocare più a lungo, proprio per il suo tipo di pallacanestro. E in effetti è quello che sta facendo". Chiosa finale sul mercato dei Clippers: "Tutte le voci che sono circolate quest'estate su Blake Griffin erano false, credo che molti di questi rumors siano partiti proprio qui da Boston. Chris Paul e Blake saranno free agents la prossima estate, quindi ci troveremo nella stessa situazione degli Oklahoma City Thunder. Sarà il nostro turno".