Si riparte dalla sconfitta per 113-87 del 27 maggio con i Cleveland Cavaliers, che è valsa l'eliminazione dai playoff proprio nelle finali di Conference. Cosa è cambiato in questa squadra più di tre mesi dopo? L'estate ha portato grandi rivoluzioni soprattutto nel reparto lunghi. Via Luis Scola e Anthony Bennett, destinazione Brooklyn, ma soprattutto il sorprendente Bismack Biyombo. Il centro congolese aveva trovato grande spazio e molti fan in Canada grazie all'infortunio di Valanciunas, ma non è bastato a garantirgli un rinnovo a cifre consone; di conseguenza si è accasato ai Magic con uno stipendio piuttosto alto di 17 milioni all'anno.
La dirigenza di Toronto si è mossa molto bene in entrata nell'unico ruolo scoperto, ovvero il posto 4. Jared Sullinger (utilizzabile anche come centro) è stato scaricato dai Celtics e nei primi giorni utili si è accasato nella franchigia canadese, dopo aver postato su Twitter un inequivocabile "We the North". L'inserimento di Sullinger sarà molto importante e coach Casey avrà molto su cui lavorare. Infatti, Jared non è certo un gran difensore, per questo ci aspettiamo che Valanciunas lavori soprattutto nella propria metà campo (e in generale giochi ad un livello più alto di quello fatto vedere nelle deludenti olimpiadi). Più facile vedere Sullinger nell'attacco dei Raptors, considerando la sua attitudine a tirare dalla media-lunga distanza, così da lasciare Valanciunas sotto canestro libero di agire da centro puro e approfittare di qualche scarico dei portatori di palla.
Ma è nel reparto play-guardie che il GM Ujiri è stato più che conservatore: non c'è infatti nessun innesto di livello per rinforzare la rosa (già molto forte). Si punta tutto su DeRozan e Lowry, i quali però dovranno imparare la lezione di quest'anno e arrivare ai playoff un po' più riposati, magari saltando qualche partita di regular season (un po' come hanno fatto i Cavs). Completa il quintetto l'oggetto quasi misterioso DeMarre Carroll, out per più di due mesi in seguito ad un infortunio e poco incisivo al suo ritorno; anche per lui è necessario un salto di qualità. I primi tre a subentrare dalla panchina dovrebbero essere Joseph, Ross e Patterson, i quali ormai conoscono bene il gioco di Toronto. Quello che sembra mancare è l'innesto di uno o due esterni con punti nelle mani, considerando che Ross e Powell finora hanno dimostrato ben poco.
Tralasciando qualche piccolo aggiustamento, il gioco di Toronto non dovrebbe essere sconvolto, così da proseguire sulla falsariga dello scorso anno e raggiungere una testa di serie abbastanza alta ai playoff per garantirsi più partite possibili all'Air Canada Centre. Al momento, i Raptors rimangono ancora tra i favoriti ad Est, poco dietro ai Cavaliers, ma il mercato estivo ha portato alcune squadre a rinforzarsi in modo evidente. In particolare, i "dinosauri" dovranno fare attenzione ai Bulls di Butler e Wade, ai Knicks di Rose, e ai Celtics, con un anno in più d'esperienza ma anche un Al Horford in aggiunta. Difficile che la crescita di squadre come Orlando e Milwaukee possa impensierire i piani dei Raptors, i quali però si trovano di fronte una stagione in cui confermarsi sarà più difficile del previsto.