"Dwyane Wade è qui, sono eccitato all'idea di giocare con lui". Jimmy Butler apre così l'intervista di risposta alle numerose critiche piovute addosso al nuovo terzetto di guardie dei Chicago Bulls. Sebbene molti (tra i quali anche il sottoscritto in questo pezzo) hanno sollevato numerosi dubbi riguardo la scarsa attitudine e la difficile coesistenza - sul parquet - di Butler con Rajon Rondo e Dwyane Wade, la guardia statunitense, prima dell'allenamento allo United Center dove venerdì Team USA giocherà contro il Venezuela, ha risposto così alle domande dei cronisti presenti.
"E' un nuovo inizio per molti di noi. Ci sono molti modi per provare a segnare su un campo da basket e non voglio addentrarmi nelle analisi tecniche, tattiche e nei numeri. Credo che Wade abbia dimostrato nel suo passato di andare a canestro in tanti modi e proprio per questo sia un grande giocatore per come si mette in condizione di realizzare. Non credo che si possa definire un non-tiratore, così come Rondo, chiamatelo come volete, ma ciò che fa lo fa con tremenda efficacia. Lo stesso proverò a fare io". Inevitabile, certo, la strenue difesa dei compagni da parte di chi, con ogni probabilità, dovrà guidare la squadra da veterano del gruppo, dopo anni nello spogliatoio passati alle spalle di Derrick Rose e, forse, Pau Gasol, così come Noah.
"Tirare o meno da tre punti non ci interessa. Quello che mi preme sottolineare è quanto possa provare ad essere efficiente e prolifico per la squadra. L'importante è fare canestro, non importa se da fuori o all'interno del pitturato". Chiaro l'intento di Butler, di difendere la scelta della società nonostante sia in totale contro tendenza rispetto a quanto fatto nella stessa estate dai vice-campioni NBA in carica, i Golden State Warriors, che hanno inserito in quintetto un altro giocatore - Durant ovviamente - prettamente perimetrale. Ciò non toglie, però, che i Bulls potrebbero ripercorrere le orme degli Spurs dell'ultimo titolo che abbinarono al sistema offensivo di Popovich un uso sporadico e non eccellente del tiro dalla distanza.
L'apertura di Butler nei confronti di Wade e Rondo, inoltre, è rivolta soprattutto al curriculum vincente della coppia, che può aiutare il più giovane dei tre a maturare: "Credo che l'aspetto principale sia quello di instaurare con loro una mentalità vincente. Credo di poter imparare molto da loro, soprattutto da due campioni che hanno vinto molti titoli NBA. Il loro lavoro quotidiano, l'intensità, l'applicazione, è ciò che devo migliorare. Loro possono indicarmi la strada". Ed infine, riguardo gli obiettivi: "Sappiamo bene quali sono le squadre che sono in cima alla Eastern Conference, come Cleveland e Boston, ma vogliamo essere tra i migliori. E perché no, vincere un titolo qui. Questo è l'obiettivo, credo che il front office abbia fatto davvero un grande lavoro trovando giocatori adatti per provare a vincere".