Reduci dalla sconfitta in finale nell'edizione 2016 della Summer League (canestro sulla sirena del rookie Denzel Valentine per i Chicago Bulls), i Minnesota Timberwolves guardano ora alla prossima stagione con tanto ottimismo e qualche dubbio. Il roster allestito nelle ultime - negative - annate dal compianto Flip Saunders viene ritenuto oggi da playoffs dalla franchigia del Target Center di Minneapolis, che ha ammassato talento giovane nei vari Nba Draft e si è consegnata ad un allenatore di esperienza come Tom Thibodeau.
Il reparto esterni è al momento sovraffollato, con il rookie Kris Dunn da Providence che ha aumentato il numero delle point guard presenti a Minneapolis. Oltre a Dunn, in quel ruolo ci sono infatti anche Ricky Rubio, Tyus Jones (MVP della Summer League) e, volendo, anche Zach LaVine, anarchico jolly lo scorso anno impiegato spesso da numero uno dall'allenatore Sam Mitchell. Proprio la pesca di Dunn, quinta scelta assoluta dell'ultima lottery, potrebbe segnare nel breve o nel medio periodo il futuro dello spagnolo Ricky Rubio, mai esploso in Nba a causa di una lunga serie di infortuni. Per il playmaker ex Badalona e Barcellona potrebbero dunque spalancarsi le porte di una trade, ipotesi sulla quale si è soffermato pochi giorni fa il proprietario dei Timberwolves Glen Taylor: "Attualmente non è una possibilità - ha detto Taylor intervistato dal Minneapolis Star Tribune - penso che al nuovo allenatore piaccia Ricky. Vogliamo che resti e che migliori il suo tiro in sospensione, ma con i suoi assist, la sua conoscenza del gioco siamo certi che potrà aiutare gli altri giovani a crescere. E' un giocatore meraviglioso. Credo che Thibodeau voglia portare con sè un suo collaboratore che lavori con Ricky per migliorare il suo tiro. Abbiamo anche molta fiducia in Kris Dunn, che presto mostrerà a tutti le sue qualità". Lo stesso spagnolo avrebbe fatto sapere a Minnesota di voler chiudere entro un anno la sua esperienza al Target Center, nonostante il suo contratto sia in scadenza solo nel 2019 (13.4 milioni di dollari lo stipendio dell'annata 2016/2017).
Il reparto esterni dei Timberwolves è al momento completato da Andrew Wiggins, da cui ci si attende un ulteriore salto di qualità, Shabazz Muhammad e Brandon Rush, free agent in uscita dai Golden State Warriors, mentre tra i lunghi è sicuro di un posto in quintetto Karl-Anthony Towns, rookie dell'anno 2016 e prima scelta assoluta al Draft del 2015. Vicino al prodotto da Kentucky ecco tanti, troppi, giocatori di contorno: da Gorgui Dieng ad Adreian Payne, da Nikola Pekovic al talentuoso Nemanja Bjelica (schierabile anche da small forward), passando per i nuovi arrivati Cole Aldrich (dai Clippers) e Jordan Hill (dai Pacers). Senza dimenticare la posizione del quarantenne Kevin Garnett. The Revolution non è ancora certo di voler continuare con il basket giocato anche nella prossima stagione, e Minnesota non sembra volergli mettere fretta, come dichiarato la scorsa settimana da Tom Thibodeau ai microfoni di Espn: "Dobbiamo solo dargli altro tempo". Racconta di aver parlato con Kevin Garnett anche lo stesso Taylor: "Quando gli ho chiesto cosa avesse in mente di fare mi ha risposto che avrebbe voluto continuare a giocare perchè sa che siamo una squadra da playoffs, ma che non sa se riuscirà a farcela. Credo che lui vorrebbe proseguire, ma ha dei dubbi sulla tenuta delle sue ginocchia". Su KG si è espresso anche Towns: "Siamo sempre in contatto, non so cosa farà, ma penso si sia guadagnato il diritto di scegliere quando appendere le scarpe al chiodo. E' come un fratello per me, se continuerà faremo grandi cose insieme, se smetterà dovremo invece solo rispettare la sua decisione, ma davvero non so cosa farà".