Squadra che vince non si cambia. Il classico mantra calcistico nostrano potrebbe essere tranquillamente applicato ai Cleveland Cavaliers, da poco più di un mese nuovi campioni in carica Nba. La franchigia dell'Ohio si è infatti segnalata per pochissime operazioni sul mercato dei free agents, anche a causa di un salary cap particolarmente alto, dovuto ai maxi-contratti in essere con le superstar Kyrie Irving, Kevin Love e LeBron James.
Proprio il Prescelto ha esercitato ormai da quasi tre settimane la player option prevista in suo favore, non tanto per guardarsi intorno e sondare il mercato, ma per rinegoziare il suo accordo con il frontoffice dei Cavs. Il general manager David Griffin è comunque ottimista circa il rinnovo di LeBron, che avrebbe comunicato alla sua franchigia di avere intenzione di firmare a breve il nuovo contratto (si parla di un pluriennale da 30.9 milioni di dollari a stagione) che lo legherà ancora a Cleveland. La situazione è al momento gestita da Rich Paul, agente dell'MVP delle ultime Nba Finals, che sta predisponendo tutte le clausole del nuovo accordo tra le parti in causa, mentre LBJ sta trascorrendo un periodo di vacanza (è stato prima a Los Angeles, poi è volato con la famiglia alle Hawaii e in Spagna). Altro giocatore rappresentato da Paul è J.R. Smith, unica vera incognita dell'attuale roster dei Cavaliers. Come riportato da Brian Windhorst di Espn, il tentativo di Smith di sondare il mercato non sarebbe andato a buon fine: la guardia ex New York Knicks e Denver Nuggets non avrebbe infatti trovato nessuna franchigia disposta a garantirgli quindici milioni di dollari all'anno. Ecco perchè David Griffin avrebbe rivelato di essere molto fiducioso di trattenere Smith a Cleveland, sfruttando anche l'intercessione di LeBron, che vorrebbe avere ancora in squadra il buon J.R. Non si esclude però che la trattativa con Smith possa prolungarsi, un po' come accaduto lo scorso anno con Tristan Thompson, con cui l'accordo definitivo si trovò solo a ottobre.
Diversa e singolare la situazione relativa all'allenattore. Tyronn Lue è legato alla franchigia dell'Ohio fino al 2018, ma il suo contratto è ancora quello di assistant coach, ruolo ricoperto fino a pochi mesi fa come collaboratore di David Blatt. Tra Lue e Griffin ci sarebbe un accordo sulla parola per la ratifica anche contrattuale della sua nuova posizione di head coach, ma al momento niente è stato ancora messo nero su bianco. Ciononostante, nessuno a Cleveland dubita che sarà Lue a sedersi sulla panchina della Quicken Loans Arena anche nella prossima stagione. Perso Timofey Mozgov, il centro russo divenuto free agent e accasatosi poi ai Los Angeles Lakers, i Cavs hanno bloccato da qualche giorno il veterano Chris Andersen. Birdman, già compagno di James ai Miami Heat, dovebbe infatti firmare nelle prossime ore il contratto che lo legherà a Cleveland a partere dall'anno prossimo. Per quanto riguarda il supporting cast, l'aussie Matthew Dellavedova, free agent, è finito ai Milwaukee Bucks, il russo Sasha Kaun è stato liberato e James Jones è ancora in attesa di una sistemazione, che potrebbe essere quella di anima dello spogliatoio accanto a James. Richard Jefferson, dopo essere stato sul punto di ritirarsi, ha invece rinnovato per altre due stagioni a una cifra vicina ai sei milioni di dollari l'anno. Nuovo innesto nel roster dei Cavs è stato quello di Mike Dunleavy, arrivato dai Chicago Bulls (che hanno dovuto fare spazio salariale a Dwyane Wade) e al momento alternativa allo stesso Jefferson nel ruolo di ala piccola in uscita dalla panchina.