Stavolta ha scelto Twitter per scuotere i suoi New York Knicks. Phil Jackson, che diverse fonti oltreoceano raccontano particolarmente impegnato nel tentativo di riportare al successo la franchigia della Grande Mela, ha postato sul suo account un cinguettio inequivocabile, indirizzato direttamente al nuovo gruppo da lui costruito durante questa fase di free agency: "Abbiamo fatto molti cambiamenti nella squadra, ma la reale dimensione del cambiamento dipenderà dalla voglia che i giocatori ci metteranno. Non è questione di essere amici, ma di essere uniti nello sforzo e di lavorare duro in ogni singolo istante".
Messaggio ai naviganti quello dell'uomo dagli undici anelli Nba. Come riportato da Ian Begley di Espn, il Maestro Zen sarebbe stato negativamente sorpreso dal rendimento dei suoi Knicks nella scorsa stagione, in particolar modo dopo l'esonero di Derek Fisher. Da lì in poi, con Kurt Rambis sulla panchina del Madison Square Garden, buona parte della squadra avrebbe completamente mollato, portando a casa risultati disastrosi. Il 32-50 della scorsa regular season è un record che nessuno ai Knicks vuole ripetere ancora, e per cambiare rotta Jackson è venuto incontro alle esigenze di ambiente e giocatori (Carmelo Anthony su tutti, che reclamava una free agency aggressiva). Accantonata l'idea di proseguire con Rambis, il Maestro Zen ha accettato un compromesso ingaggiando Jeff Hornacek, ex coach dei Phoenix Suns e non esattamente un mago del triangolo. Niente Luke Walton, che aveva declinato l'offerta di allenare i Knicks per accettare invece quella dei Los Angeles Lakers, e nemmeno Brian Shaw, altro allievo di Jackson, ma Hornacek, a cui è stata data una certa libertà sul modo di mettere in campo la squadra. Una triple post offense annacquata forse, più probabilmente non necessariamente un dogma da seguire sempre e comunque, come richiesto anche dalla stampa della Grande Mela, che sulla questione dell'attacco triangolo aveva a lungo attaccato Jackson.
Subito dopo ecco i movimenti della free agency, con un roster completamente rivoluzionato. Via Josè Calderon (ora ai Lakers via Bulls), Robin Lopez e Jerian Grant (a Chicago), dentro Derrick Rose al termine di una trade lampo. Dalla Windy City è arrivato infine Joakim Noah, mentre Courtney Lee e Brandon Jennings hanno completato un reparto esterni di cui farà parte in futuro anche il lituano Mindaugas Kuzminskas. Preso pure l'interessantissimo Willy Hernangomez dal Real Madrid, mantenuti in squadra Kristaps Porzingis e Carmelo Anthony. Difficile immaginare come giocheranno i Knicks del nuovo corso Jeff Hornacek. Derrick Rose sembra già l'uomo chiave del roster: point guard esplosiva, pronta ad attaccare il ferro con continuità nelle sue migliori versioni, Rose non è mai stato un passatore eccezionale. Se il pick and roll con Noah è una garanzia, sarà invece tutta da verificare l'intesa con Carmelo Anthony, da sempre restio a integrarsi in un sistema di pallacanestro che coniughi movimenti di uomini e palla. Sul perimetro ecco l'opzione Courtney Lee, buon tiratore, oltre a quella rappresentata dallo stesso Porzingis. E proprio il lituano si sta allenando in questi giorni insieme a Rose a Los Angeles. Con loro anche Sasha Vujacic, che ha appena rinnovato il suo contratto di un anno con i Knicks. A L.A. il trainer Rob McClanaghan starebbe sottoponendo Rose a duri allenamenti, allo scopo di fargli ritrovare l'esplosività perduta, e per far felice anche Jeff Hornacek, convinto che i giochi a due Rose-Porzingis possano cambiare il volto della sua squadra.