Gli Houston Rockets del nuovo allenatore Mike D'Antoni ripartono da James Harden. L'ex guardia degli Oklahoma City Thunder ha infatti rinnovato il suo contratto (in scadenza nel 2018) con la franchigia texana. Il nuovo accordo garantirà al Barba uno stipendio da ben 118 milioni di dollari fino al 2020, facendo di lui non solo il volto dei nuovi Rockets, ma anche uno dei giocatori più pagati dell'intera Nba. Harden guadagnerà dunque 26.1 milioni durante la prossima stagione, 28.3 in quella a seguire, e oltre 63 nell'ultimo biennio di contratto. Ad annunciarlo sono stati ieri il proprietario della franchigia Leslie Alexander e il general manager Daryl Morey, duranta la presentazione dei nuovi arrivati Ryan Anderson ed Eric Gordon, entrambi free agent in uscita dai New Orleans Pelicans.
"James rimarrà con noi per un bel po' - le parole di Alexander, alla presenza dello stesso Harden - non credo che la gente riconosca quanto sia un giocatore straordinario. Forse gli altri non lo fanno, ma noi senza dubbio sì. La scorsa stagione è stata difficile per noi. E' stato un anno non positivo. Anche se abbiamo raggiunto i playoffs, non siamo soddisfatti di quanto fatto e della conclusione dell'intera annata. In questo momento avevamo bisogno di forze fresche, di tiratori e di ragazzi con una grande passione per questo gioco: li abbiamo trovati e li abbiamo qui con noi ora". Il riferimento è al duo composto da Ryan Anderson ed Eric Gordon, tra i free agents più ambiti dell'estate (il secondo soprattutto dai Knicks), ora nuovi membri del roster dei Rockets e a disposizione dell'allenatore Mike D'Antoni: "Si tratta di due giocatori ideali per farci tornare a esprimere il nostro tipo di pallacanestro - dice Daryl Morey - con loro crediamo di avere molte chances di vincere".
Nonostante la conferenza stampa fosse ufficialmente dedicata alla presentazione dei due nuovi arrivati, la scena è stata tutta per James Harden, ormai unica superstar di Houston, dopo l'addio di Dwight Howard, lasciato partire senza troppi rimpianti dai texani, destinazione Atlanta Hawks. "Dal momento in cui ho messo piede qui - ha detto Harden ai giornalisti presenti al Toyota Center - ho ricevuto solo supporto e affetto da Leslie (Alexander, ndr) e Daryl (Morey), per non parlare del resto del frontoffice dei Rockets. Ormai Houston è casa mia, sono contento di rimanere qui per altri quattro anni e convinto che siano in arrivo grandi risultati per la franchigia. Sono stati fatti passi avanti nella costruzione della squadra, con l'aggiunta di un paio di tasselli importanti per il nostro roster: già dall'anno prossimo mi aspetto di divertirmi, sento che succederà qualcosa di importante. Adesso cercherò in tutti i modi di migliorare ancora: sono questi i miei obiettivi e le mie priorità. Qui sono perfettamente a mio agio, quando ti senti apprezzato e sai che i tifosi vogliono che tu rimanga in squadra, devi solo giocare a basket, il resto viene da sè".
Con il rinnovo contrattuale vengono dunque spazzate via le voci che avrebbero voluto il numero tredici dei Rockets in pressing sulla dirigenza per tornare agli Oklahoma City Thunder o per approdare ai Los Angeles Lakers. Intanto il frontoffice di Houston starebbe provando a migliorare il reparto lunghi a disposizione di D'Antoni, che attualmente è composto da Nenè, in arrivo dai Washington Wizards, Michael Beasley, Sam Dekker, Clint Capela e Montrezl Harrell, mentre è ancora tutto da scrivere il futuro del lituano Donatas Motiejunas.