TORINO - L'Italbasket è fuori. E' stato questo il doloroso responso del pala Alpitour di Torino, al termine di una partita rocambolesca terminata dopo un overtime. 84-78 il risultato finale. A staccare il pass per le Olimpiadi di Rio è dunque la Croazia di Aza Petrovic, autrice di una partita perfetta, che probabilmente poteva essere chiusa addirittura prima del supplementare. Troppo frenetico e poco efficace l'attacco italiano, innumerevoli le disattenzioni difensive: Croazia concentrata e sempre in vantaggio che indubbiamente ha meritato la vittoria finale. Fisicità e cattiveria nel pitturato, buona propensione nel tiro da tre: queste le carte vincenti dei croati, che hanno dominato il duello in area con Planinic e Saric, quest'ultimo non a caso MVP della sera. Buone le percentuali dai 6,75 con Simon (6/10) e Bogdanovic, quest'ultimo anche chirurgico dalla linea della carità e ottimo il giro palla prodotto dalla squadra, che ha letteralmente mandato in tilt il sistema difensivo azzurro, trovatosi a soccombere di fronte agli attacchi dei lunghi croati, troppo spesso lasciati in libertà. Gli azzurri hanno sempre inseguito e forse hanno pagato le numerose fiammate offensive per rimontare gli avversari: squadra ridotta ai minimi termini nel supplementare con elementi chiave come Gallinari, Datome, Bargnani, Melli e infine Belinelli fuori. La disfatta poi è stata inevitabile.
La gara
Partenza diesel per gli azzurri, con la novità Gentile al posto di Datome nel quintetto base, che nel primo quarto di gioco non riescono ad esprimere al meglio il loro potenziale. La Croazia appare molto più concentrata e concreta e questo lo dimostra il parziale di 19-12: troppi gli errori per gli azzurri in fase offensiva, l'Italia paga la scarsa lucidità al tiro di Belinelli e soffre le temibili azioni di transizione croate e il gioco maschio e duro di quest'ultimi. Infatti la squadra di Petrovic riesce in maniera brillante ad utilizzare i cambi sui blocchi per sfruttare al meglio la fisicità e la tecnica dei vari Planinic e Bogdanovic, ambedue in giornata di grazia. Gli azzurri però non gettano la spugna e ciò lo dimostra l'atteggiamento in campo di alcuni giocatori come Cusin, autore di una straordinaria prestazione difensiva (3 stoppate) in questa fase di gioco. Nel secondo quarto la musica non cambia e si inizia ad avvertire una sorta di presagio: la Croazia arriva al massimo vantaggio sul 22-12 e gli azzurri sembrano accusare il colpo. Bargnani e Melli sono già a tre falli, ma la squadra, in tutto il trambusto creatosi, riesce a reagire grazie alle prestazioni offensive dei vari Gallinari, Datome e, Belinelli che entra decisamente in partita dopo un primo quarto opaco. Quando però sembra che l'Italia abbia la possibiltà di prender in mano la partita ecco sorgere l'intelligenza e la bravura dei croati, che mai si disuniscono e riescono a rispondere colpo su colpo agli avversari. 5 punti di fila di Bogdanovic (che terminerà a quota 26 punti) e 39-34 all'intervallo lungo.
Nella ripresa sembra che la "strigliata" di coach Messina ai cestisti azzurri possa incanalare la partita su binari favorevoli: 8-0 di parziale con Gallinari in grande spolvero e primo e unico vantaggio per gli azzurri nel corso del match. L'Italia però non riesce a mantenere il vantaggio e rovina l'ottimo avvio di quarto: arrivano altri due falli per Hackett; Bogdanovic, autentico mattatore dalla linea della carità (12/13) e Simon, scatenato da tre, portano avanti la Croazia. Melli con i suoi numerosi rimbalzi difensivi e offensivi (8 totali) riesce a tenere a galla gli azzurri che però non riescono più a mettere il muso davanti nel quarto periodo, in maniera perentoria. Saric si dimostra un autentico fuoriclasse trascinando i suoi verso un incredibile trionfo, ma gli azzuri non mollano e prima con Belinelli (tripla del 65-62), poi con Hackett si portano a -1 dagli uomini di Petrovic. Arriva un altro quinto fallo: è Gallinari, uno dei migliori in quel momento, ad accomodarsi forzatamente in panchina. Discutibile la decisione arbitrale. E a quel punto il presagio negativo percepito in quel -10 del secondo quarto inizia a serpeggiare in maniera decisamente maggiore: l'Italia è in evidente affanno e resta in vita grazie al tap-in di Melli che garantisce il 70 pari e l'overtime.
Ma gli azzurri ridotti ai minimi termini (infatti escono fuori per 5 falli Datome, Belinelli, Gallinari, Bargnani ed anche Melli) non riescono nell'impresa che i tifosi sognano da tempo (14-8 il parziale per i croati) e cedono ai colpi degli avversari. Non bastano le triple di Aradori a tener in piedi i ragazzi di Messina che alla fine si devono arrendere. Decisiva la tripla di Bogdanovic del 80-74. E in una partita dura, combattuta, incredibile, dove non è mancato proprio niente tra ritardi e problemi tecnici ai tabelloni luminosi, la spunta la Croazia che stacca il pass per Rio 2016. Per gli azzurri spazio alle lacrime e al rammarico.