Saranno la Serbia e Porto Rico a giocare la finale del Torneo Preolimpico di Belgrado, che assegna un posto per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro. Vittoria autoritaria dei padroni di casa nella semifinale giocata in serata contro la Repubblica Ceca, mai in partita contro Teodosic e compagni. Nella prima semifinale c'è stato decisamente più equilibrio, ma alla fine i centro-americani hanno avuto la meglio su una Lettonia incapace di imporre il suo consueto gioco per dare l'assalto all'atto conclusivo del torneo.
Nella sfida disputata alle 18, gli attacchi hanno fatto fatica fin dai primi possessi, tanto che l'equilibrio che ne è venuto fuori è stato spezzato solo dall'energia messa da Porto Rico, in particolare da un Barea già in doppia cifra a metà gara e decisivo per una prima parte molto positiva per la sua Nazionale. Tuttavia, il giocatore dei Dallas Mavericks non è riuscito a contribuire a fermare la rimonta da parte della Lettonia, che a metà del terzo quarto è riuscita anche a portarsi in vantaggio, soprattutto grazie all'apporto dato da Timma. Partita punto a punto da qui alla fine, anche perchè Bertans inizia a scaldare i motori, mentre Barea non si ferma. A due minuti dalla fine arriva la bomba di Silins che vale la parità a quota 68, poi la difesa portoricana torna a lavorare e ci vogliono un paio di giocate da fuoriclasse di Arroyo per chiudere la contesa: prima una tripla a 35 secondi dalla fine, nel possesso successivo arriva la rubata per la schiacciata di Holland, che piazza il punto esclamativo sulla partita.
Passiamo alla seconda semifinale, che sembrava poter regalare grande spettacolo ma che ben presto si è trasformata in una passerella per la Serbia. Coach Djordjevic, da grande conoscitore del gioco, sa bene che i maggiori pericoli per la propria difesa sarebbero passati soprattutto dalle mani di Satoransky e Veselj, così ha lavorato soprattutto per bloccare uno dei due anelli della catena ceca. I padroni di casa giocano una pallacanestro più produttiva, mentre gli "ospiti" si affidano soprattutto alla fiammate delle proprie due stelle. Ne consegue una partita che i serbi conducono fin dall'inizio, con un vantaggio che spesso corteggia la doppia cifra, finalmente trovata nel corso del terzo periodo. Anche perchè, oltre al solito duo composto da Teodosic (16 punti e 6 assist all'ultima sirena) e Bogdanovic (21 punti e 8 rimbalzi), si aggiunge uno Jokic molto attivo sotto canestro, così come Raduljica che si alterna al meglio con l'altro pivot a disposizione di coach Sasha. Dall'altra parte Satoransky si accorge di non vivere una grande serata sul piano realizzativo, così si mette al servizio dei compagni, ma ormai la partita è decisamente andata.
Così, questa sera Serbia e Porto Rico si recheranno alla stazione di Belgrado e attenderanno insieme il treno che porta a Rio de Janeiro. C'è posto soltanto per una di loro, vedremo se l'estro degli europei riuscirà ad avere la meglio sull'imprevedibilità dei centro-americani.