In una Free Agency ricca di soprese e trasferimenti illustri, chi per soldi, chi per giocarsi subito le chances di titolo, qualcuno ascolta il cuore e giura fedeltà alla propria squadra, che l'ha reso leggenda: è il caso di Dirk Nowitzki, che prosegue il suo matrimonio con la franchigia texana, i Dallas Mavericks, per altri due anni.

L'accordo biennale è sulla base di quaranta milioni di dollari totali, con una probabile player option per il secondo anno. Il tedesco ha rinunciato alla sua player option del suo precedente contratto, di $8.7 milioni, testando la free agency, per poi restare in Texas. 

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Dopo i vari rifiuti da parte di Kevin Durant, Hassan Whiteside e Mike Conley, principali obiettivi di Mark Cuban, i Mavs hanno virato su Harrison Barnes e Andrew Bogut, in esubero da Golden State, per liberare lo spazio in vista della firma di Durant. Oltre a Barnes, che firmerà il massimo salariale da $94.4 milioni, e Bogut, è in arrivo il fratello di Stephen Curry, Seth, in uscita da Sacramento, con un biennale da sei milioni. Percorso inverso per Zaza Pachulia, che si accaserà nella Baia, mentre Deron Williams giocherà al fianco di Nowitzki per un'altra stagione, a dieci milioni di dollari, così come la sorpresa Dwight Powell, che ha firmato un quadriennale da $37 milioni. 

static.mavs.com
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Non è ancora arrivato quel salto di qualità post titolo 2011, visti i numerosi due di picche da parte dei big della palla a spicchi, ma Nowitzki punta a raggiungere Kobe Bryant nel club dei "vent'anni di carriera in una sola squadra", in quanto è il leader dei Mavericks dal 1998, anno in cui è entrato in NBA. Nell'ultima stagione, il trentottenne nativo di Wurzburg, ha chiuso con 18.3 punti e 6.5 rimbalzi ad allacciata di scarpe, disputando i Playoff, ma uscendo al primo turno contro gli Oklahoma City Thunder.