L'attesa è (quasi) finita: domani l'Italia inizierà il suo cammino nel torneo preolimpico, che vale la qualificazione - appunto - a Rio 2016. A raggiungere Brasile, Spagna, Stati Uniti, Nigeria, Cina, Argentina, Venezuela ed Australia saranno infatti tre squadre, vincitrici rispettivamente dei gironi di Manila, Belgrado e Torino. Gli azzurri saranno protagonisti in casa, in uno dei due raggruppamenti da tre squadre: Tunisia e Croazia saranno da battere nel primo step. Con due vittorie si avrebbe la sicurezza del primo posto, di giocare quindi la semifinale contro la seconda classificata del gruppo A (Grecia, Messico, Iran), ma anche vincendo solo una delle due sfide si avrebbero buone possibilità di evitare l'eliminazione. A quel punto, si aprirebbero le porte della fase ad eliminazione diretta: due partite da non sbagliare per coronare il sogno olimpico.
I convocati
Il roster di Messina può contare sul blocco oramai celebre, ovvero quel nucleo di talento ed esperienza formato da Gentile, Hackett, Aradori, Gallinari, Belinelli, Bargnani e Datome. Accanto a loro, non ci saranno Amedeo Della Valle ed Andrea Cinciarini, bensì Peppe Poeta e - a sorpresa - il giovane Stefano Tonut, che tanto bene ha fatto nell'ultima parte di stagione con la Reyer Venezia. Tra i lunghi, le esclusioni sono state riservate ai due nuovi acquisti dell'Olimpia Milano, Pascolo ed Abass. A loro preferiti Cervi, Cusin e Melli.
Le avversarie del gruppo B
Tunisia
Tegola pesantissima per gli africani, che sono costretti a rinunciare alla stella assoluta: Salah Mejri, punto di forza offensivo e difensivo della selezione di Adel Tatli, sarà costretto ad operarsi al ginocchio, saltando così la manifestazione. Oltre a Mejri, che si è ritagliato dignitosi spazi in NBA in canotta Dallas Mavericks, l'unico altro giocatore con un minimo di esperienza internazionale è Micheal Roll, guardia statunitense naturalizzata che, dopo cinque anni in quel di UCLA, ha girovagato in Europa tra Spagna, Svizzera e Turchia. Le speranze - minime - ricadono proprio su di lui: alla guida del troncone di giocatori che già sorprese il mondo vincendo AfroBasket 2011 e replicando con un argento due anni dopo, Roll cercherà di riportare alla ribalta la pallacanestro nordafricana.
L'esclusione di Mejri, egoisticamente, è stata una gioia per Messina: senza il lungo da Jendouba la Tunisia soffrirà sotto i tabelloni, non tanto dal punto di vista fisico, quanto da quello tecnico. Ecco perché un quintetto con tanti lunghi di qualità potrebbe essere letale ai nostri "vicini" sul Mediterraneo: Datome, Bargnani ma soprattutto Gallinari potrebbero trovare conclusioni vincenti ravvicinate ma soprattutto tanti tanti liberi andando a pescare le leggerezze della difesa avversaria. Ruolo cruciale avranno anche Cusin e Melli, incaricati di fare a spallate e di stancare il marcatore diretto in entrambe le metà campo. L'appuntamento è per lunedì 4 luglio, ovviamente nella splendida cornice del PalaAlpitour di Torino.
Croazia
Pala Alpitour che ospiterà anche, appena 24 ore dopo, la seconda sfida degli azzurri nel gruppo B: ostacolo di caratura diversa, almeno sulla carta, quello a scacchi biancorossi. I croati si reggeranno, con ogni probabilità, sulle spalle di due giocatori su tutti: da un lato il ventisettenne Bojan Bogdanovic, ala piccola che dopo aver centrato il "double" con il Fenerbahce nel 2013 è migrato verso i soleggiati lidi (si fa per dire) di Brooklyn, dove con i Nets ha alternato tanta panchina a poco campo. La qualità assoluta del campione però, non è in discussione. Dall'altra, la speranza nuova del basket croato, Mario Hezonja, 1995 stampato sulla carta d'identità e già tantissimo basket dietro le spalle: campionato e coppa in patria, poco più che bambino, da riserva nel K.K. Zagabria, consacrazione definitiva al Barcellona nella stagione 2013/14. Nell'ultima ha viaggiato, dopo essere stato chiamato con la quinta scelta assoluta dagli Orlando Magic, a 6.1 punti di media in 18 minuti in NBA: i margini di miglioramento però sono ancora vasti.
Proprio Hezonja potrà essere la chiave di un quintetto estroso e camaleontico, che può puntare tanto sul perimetro quanto sul pitturato. In un'ipotetica small ball, con ben quattro tiratori (Hezonja, Stipcevic, Simon e Bogdanovic) accanto al pilastro Saric, il talentino di Aza Petrovic sarebbe essenziale per la sua capacità fisica, tecnica e tattica come difensore anche su un lungo avversario. Ettore Messina dovrà essere bravo ad adattare rapidamente il suo quintetto alle variazioni degli avversari: la sensazione è che sarà essenziale mantenere una formazione equilibrata, cercando di chiudere il tiro da tre (che se trovato con continuità può fare la differenza in favore dei balcanici) e costringendo i lunghi avversari ad affrontare la nostra difesa sul pitturato (considerabile l'ipotesi di lasciare fuori Bargnani per dare minuti importanti a Cusin e/o Melli, cruciali per difendere il nostro ferro). Un quintetto estremamente piccolo però, potrebbe dare vantaggio alla nostra cmpagine nell'altra metà campo, qualora Petrovic scegliesse lo schieramento con due lunghi: la differenza la farà la marcatura su Danilo Gallinari, indiscutibilmente primo terminale offensivo. Qualora i croati si posizionassero con un lungo sul giocatore dei Nuggets, il Gallo potrebbe punire col suo tiro dal perimetro; al contrario, se fosse Hezonja il difensore scelto per Gallinari, gli azzurri dovranno essere rapidi e capaci nel cercare il giusto mismatch. Comunque, questa coperta troppo corta dovrebbe precludere, o quantomeno limitare, a Petrovic l'uso delle "twin towers" nel pitturato.
Il calendario del girone di Torino
04/07
Gruppo A: Grecia-Iran
Gruppo B: Tunisia-Italia
05/07
Gruppo A: Iran-Messico
Gruppo B: Italia-Croazia
06/07
Gruppo A: Messico-Grecia
Gruppo B: Croazia-Tunisia
08/07
semifinale: A1-B2
semifinale: A2-B1
09/07
finale