E' durato oltre cinque ore l'incontro di ieri pomeriggo alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City tra Kevin Durant e il frontoffice dei Thunder. L'MVP della regular season 2014 ha infatti discusso a lungo del proprio futuro con la sua franchigia d'appartenenza alla nel palazzo dello sport di OKC. Fonti vicine al giocatore lo danno "convinto al 90% di rimanere", secondo quanto riportato da Marc Stein di Espn. Da oggi Durant si trasferirà a Los Angeles per ascoltare le offerte di altre cinque franchigie (Golden State Warriors, Los Angeles Clippers, San Antonio Spurs, Boston Celtics, Miami Heat), ma il lavoro ai fianchi del general manager dei Thunder Sam Presti sembrerebbe aver già dato i frutti sperati.
Per un'ala piccola che potrebbe rimanere dov'è, ce n'è un'altra che con ogni probabilità lascerà la sua squadra: si tratta di Chandler Parsons, ventisette anni da Florida, che avrebbe rotto con i Dallas Mavericks di Mark Cuban. Dopo due stagioni trascorse in Texas alla corte di Rick Carlisle, Parsons avrebbe infatti deciso di salutare i Mavs perchè convinto di poter ottenere il massimo salariale (oltre 95 milioni per i prossimi quattro anni) da altre franchigie. Dallas invece, secondo quanto riportato da Tim McMahon di Espn, avrebbe dei dubbi sulla tenuta fisica del giocatore, reduce da due operazioni alle ginocchia negli ultimi quindici mesi. Su Parsons ecco ora fiondarsi i Memphis Grizzlies, i Portland Trail Blazers, i Los Angeles Lakers e gli Orlando Magic. Se l'ex ala di Houston dovesse andare in Tennessee, potrebbe invece fare il percorso inverso Mike Conley, divenuto primo obiettivo di Cuban per questa offseason, esattamente come il centro Hassan Whiteside dei Miami Heat. Altra alternativa a Parsons sarebbe poi quella costituita da Nicolas Batum, anche se le cifre richieste dal giocatore francese (153 milioni in cinque anni dagli Charlotte Hornets) impedirebbero al front office di Mark Cuban di rinforzare poi la squadra in altri ruoli.
Anche il futuro di Dwight Howard sembra essere lontano dal Texas e dagli Houston Rockets. Il centro nativo di Atlanta ha declinato la player option da 23.2 milioni di dollari prevista in suo favore, convinto di poter ottenere un contratto da oltre 24 milioni da un'altra franchigia. Per ora, interessate all'ex Superman parrebbero esserci i Boston Celtics, i Portland Trail Blazers e gli Charlotte Hornets. Vicinissimo invece l'accordo che dovrebbe portare Joakim Noah ai New York Knicks: in attesa dell'incontro decisivo con Phil Jackson, il lungo francese avebbe trovato un primo accordo con la franchigia della Grande Mela per un quadriennale da 72 milioni complessivi (18 a stagione), lasciandosi così alle spalle l'avventura ai Chicago Bulls. Knicks che nelle ultime ore sarebbero in pressing non solo su Eric Gordon e Courtney Lee per completare il reparto esterni, ma anche su Evan Turner dei Celtics e su Austin Rivers dei Clippers. Intesa a un passo anche tra la shooting guard Bradley Beal e i Washington Wizards, con il ventitreenne da Florida pronto ad assicurarsi ben 130 milioni per le prossime cinque stagioni.
Infine, i Los Angeles Lakers potrebbero aver trovato il lungo che cercavano nel russo Timofey Mozgov in uscita da Cleveland, per un quadriennale da 64 milioni complessivi, stando a quanto reso noto da The Vertical. Sfuma così la possibilità di rivedere Pau Gasol con la maglia dei gialloviola: per il catalano la destinazione più probabile sembra essere quella di Oakland ai Golden State Warriors, secondo quanto rivelato da Ramona Shelburne di Espn, nonostante la concorrenza agguerrita di San Antonio, Minnesota e Portland.