Nell'estate che potrebbe sancire il ritiro di due mostri sacri della pallacanestro Nba come Tim Duncan (quarant'anni) e Manu Ginobili (trentotto), i San Antonio Spurs di R.C. Buford e Gregg Popovich guardano al futuro, con un occhio particolare ai giovani. Per anni descritti come vecchi e finiti, i texani hanno dato sempre prova di essere competitivi ai massimi livelli, soprattutto grazie alle scelte del Draft (Kawhi Leonard su tutti, ottenuto grazie a un'altra pesca sottovalutata come quella di George Hill) e a qualche operazione in corso d'opera (Boris Diaw nella stagione 2012, tanto per citare un altro uomo fondamentale per l'ultimo titolo del 2014).

Anche l'ultima lottery sembrerebbe aver sorriso agli Spurs, che alla chiamata numero ventinove del primo giro hanno scelto Dejounte Murray, point guard proveniente da Washington University e vent'anni ancora da compiere. Il tutto tra lo stupore generale, del ragazzo, che credeva di essere chiamato molto più in alto (era dato tra i primi quindici prospetti del Draft), e dello stesso frontoffice di San Antonio, incredulo di fronte alla possibilità di poter arrivare a un giocatore considerato di primo livello. "Non mi aspettavo che a quel punto della serata un ragazzo come questo potesse essere ancora seduto in attesa di una chiamata - le parole di R.C. Buford, general manager degli Spurs - è giovanissimo, nemmeno noi avevamo tantissimi dati su di lui, ma è un talento assoluto, sul quale le nostre aspettative sono già alte. Alla numero ventinove del Draft c'era un gruppo ristrettissimo di giocatori che ci piacevano e lui era il prima di questa breve lista. E' molto atletico, forte in transizione, ha bisogno di migliorare nel chiudere al ferro e nel tiro in sospensione, ma stavamo cercando proprio un talento giovane di questo tipo, che potesse crescere grazie alla nostra chimica di squadra e alla nostra cultura di pallacanestro". Soddisfatto anche lo stesso Dejounte Murray, a lungo inquadrato dalle telecamere di Espn con la delusione dell'attesa dipinta sul volto, ma poi resosi conto di essere finito in quella che è probabilmente la miglior franchigia Nba (parole di LeBron James): "In realtà ho provato a rimanere positivo e ad affidarmi a Dio per ciò che sarebbe accaduto. Per me è una benedizione essere stato scelto dagli Spurs, il loro sistema mi aiuterà a crescere. Hanno un grande allenatore, probabilmente uno dei migliori di sempre, e sono entusiasta di poter imparare praticamente tutto dai loro veterani, sia per quello che fanno in campo che fuori dal campo".

L'estate dei texani passa però soprattutto dalle scelte dei due grandi vecchi Tim Duncan e Manu Ginobili. Secondo quanto riportato dai media americani, entrambi starebbero riflettendo sull'ipotesi del ritiro, ma nessuna decisione sarebbe stata ancora presa. In ogni caso, la pesca al Draft di Murray non avrebbe alcun valore indicativo rispetto al futuro dei due. Intanto l'argentino avrebbe però comunicato la sua volontà di uscire dal contratto, come previsto dalla player option in suo favore, un biennale con scadenza 2017 a 2.9 milioni di dollari a stagione. Come da tradizione della franchigia, si tratta del massimo delle indiscrezioni trapelate da San Antonio, che intanto si appresta a vivere quest'estate dando la caccia a Kevin Durant. KD è infatti l'obiettivo numero uno di Popovich e Buford, che per portarlo all'ombra dell'Alamo lo incontreranno personalmente nei prossimi giorni, anche se la concorrenza è particolarmente agguerrita, con Golden State Warriors, Los Angeles Clippers, New York Knicks, Miami Heat e ovviamente Oklahoma City Thunder in pressing sul giocatore. Tra i veterani in scadenza di contratto anche David West avrebbe deciso di sondare il mercato, mentre al momento non sono molte le chances di vedere ancora a San Antonio Kevin Martin e Andre Miller. Chi vestirà sicuramente la maglia degli Spurs già a partire dalla Summer League delle prossime settimane è invece Ryan Arcidiacono, che ha appena firmato con i texani un biennale parzialmente garantito. L'MVP dell'ultima Final Four NCAA con i Villanova Wildcats di coach Jay Wright sarà così valutato dallo staff tecnico dei neroargento per comprenderne le potenzialità e le prospettive.