Dopo un periodo di inevitabile stallo, legato soprattutto alla disputa delle NBA Finals e del Draft di questa notte, torna ad infiammarsi in maniera clamorosa la corsa all'ingaggio di uno dei giocatori più forti e richiesti in circolazione, ovvero Kevin Durant. La stella degli Oklahoma City Thunder sta per vivere l'ultima settimana del contratto in essere con la sua attuale franchigia, e sta valutando con grande attenzione quale strada prendere a partire dalla prossima stagione. E almeno per il momento, stando a quanto riportano i colleghi di ESPN, per il futuro del giocatore che ha esordito nella lega con la gloriosa canotta dei Seattle Sonics, le opzioni sarebbero tre.
La prima è quella che porta alla conferma tra le fila degli Oklahoma City Thunder. Il general manager Sam Presti sta lavorando duramente per allestire un roster che induca Durant a restare, e soprattutto che porti risultati via via migliori, dopo una finale di Western Conference persa solo alla settima partita contro i Golden State Warriors. Ne è la prova la trade messa in piedi con gli Orlando Magic, che ha portato al doloroso addio di Serge Ibaka, ma anche all'arrivo di un uomo come Oladipo che potrà dare ulteriori varianti al gioco offensivo, così come quello del giovane Domantas Sabonis, giocatore da seguire con estrema attenzione per il futuro. Per il momento, però, OKC non sembra godere dei "favori del pronostico" nella corsa alla firma di Durant, anche se è spuntata una nuova ipotesi: la firma su un contratto biennale, che consenta però al giocatore di entrare in free-agency già nell'estate del 2017, quasi certamente insieme al suo braccio destro Russell Westbrook.
La seconda strada è quella che porta alla composizione di una vera e propria bomba a orologeria, visto che nella corsa all'ingaggio di Kevin Durant ci sono, e da tempi non sospetti, i Golden State Warriors. L'arrivo della seconda scelta del Draft di nove anni fa potrebbe essere la ciliegina su una torta che di per sè è già succulenta, anche se porterebbe a qualche novità sul piano del gioco offensivo. Coach Kerr potrebbe dover lavorare duramente per inserire KD35 negli schemi che finora hanno visto brillare soprattutto gli Splash Brothers. Ma a dare le maggiori chances ai campioni della Western Conference di mettere le mani su Durant, ci pensa lo spazio salariale che quasi certamente si aprirà durante l'estate: giocatori come Iguodala ed Ezeli, ma anche Barnes e Bogut, potrebbero essere rilasciati o scambiati per liberare ulteriore spazio nel salary cap dei vice-campioni NBA.
E poi ci sono i San Antonio Spurs. che probabilmente partono indietro rispetto alle due rivali della conference occidentale, ma che al tempo stesso stanno provando a ricostruire un roster che si componga nuovamente di tre elementi cardine. Cioè che era stato con Parker, Ginobili e Duncan si potrebbe rivedere con Leonard, Aldridge e, per l'appunto, Kevin Durant. Anche in questo caso c'è un discreto spazio salariale da gestire, e poi il fascino di essere allenato da un vero e proprio santone come Popovich potrebbe indurre KD a valutare il trasferimento in Texas. Non mancano poi le alternative a questo terzetto di franchigie, anche se formazioni del calibro di Miami Heat, Boston Celtics, Los Angeles Clippers, New York Knicks e Los Angeles Lakers sembrano partire nelle retrovie.