I Golden State Warriors hanno appena vinto gara uno delle Nba Finals 2016 e Steve Kerr non mostra alcun segno di sfrenata soddisfazione. Non è uomo dai facili entusiasmi l'ex giocatore di Bulls e Spurs (oltre che general manager dei Phoenix Suns). Sa quanto sarà lunga e dura questa serie per la sua squadra e quanto la partita inaugurale possa dare indicazioni fuorvianti per il prosieguo della sfida contro i Cleveland Cavaliers. Alla vigilia aveva dichiarato che i suoi ragazzi stavolta non avrebbero pagato lo scotto dell'esordio alle Finals e così è stato. Ora gli chiedono di Shaun Livingston, di Leandro Barbosa, di Anderson Varejao, di quelle riserve che hanno deciso il primo incontro con un gran parziale a cavallo tra terzo e quarto quarto.

"Sono due anni che parliamo della profondità del roster di questa squadra - la risposta di Kerr in conferenza stampa nella pancia della Oracle Arena - possiamo fare affidamento su tutti i giocatori, anche su quelli che partono dalla panchina. Abbiamo sempre fatto giocare un po' tutti, e siamo convinti di avere gran talento anche tra le riserve, che possono entrare in campo e segnare quando ne abbiamo bisogno. E' un gran segnale poter vincere alle Finals senza una super prestazione di due dei nostri uomini migliori, ma non è di certo una sorpresa per noi. Questo è ciò che è stata la nostra squadra negli ultimi due anni". Sulla scelta di continuare con Harrison Barnes in quintetto, ecco il pensiero del coach dei Warriors: "Non sentivo la necessità di cambiare il quintetto per gara uno di queste Finali. L'ultima serie contro Oklahoma City è stata davvero unica, avevamo bisogno di avere in campo Andre (Iguodala, ndr) contro Durant, mentre adesso vogliamo farci un'idea su come si mettono inizialmente le cose". Scherza invece sulla lavagnetta rotta durante un time-out nel terzo quarto: "Distruggerla mi ha aiutato a superare il momento di rabbia. Meglio scaricare la tensione su una lavagnetta che su un giocatore".

Sulla stessa lunghezza d'onda Draymond Green: "Quando Stpeh e Klay fanno fatica, questi ragazzi sono fondamentali per noi. Tutti possono avere una serata storta, l'unica cosa di cui voglio parlare è la profondità della nostra squadra. Chiunque è entrato in campo stasera ha giocato alla grande". Omaggio a Shaun Livingston anche da parte di Klay Thompson: "Ha fatto cose incredibili, sono felice per lui, ma non sorpreso". Si concentra su Andre Iguodala invece Steph Curry: "E' un difensore fantastico, ha un gran timing, una perfetta coordinazione. Poi ovviamente la lunghezza delle sue braccia gioca in suo favore. La mia partita? Ho sbagliato qualche tiro e non ho mai trovato davvero ritmo, anche a causa della loro difesa. Ora cercheremo di trovare qualche aggiustamento per gara due, non sono preoccupato per le mie percentuali di stasera".