Grazie a un quarto quarto da urlo degli Splash Brothers - mai soprannome fu più azzeccato per definire Stephen Curry e Klay Thompson - i Golden State Warriors passano in gara sei alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City contro i Thunder, pareggiando la serie di finale di Conference sul 3-3. Partita a lungo condotta nel punteggio dai padroni di casa, poco precisi al tiro (10/31 per 29 punti per Durant e 10/27 per 28 punti per Westbrook), ma sorretti dal solito, dominante, Steven Adams a rimbalzo e da un Andre Roberson impagabile nelle giocate al ferro. La strategia di Billy Donovan paga dividendi fino agli ultimi cinque minuti quando, con il death lineup in campo, i campioni in carica trovano ritmo in attacco, con Curry (8/21, 29 punti, 10 rimbalzi, 9 assist) che si aggiunge a un Thompson semplicemente monumentale (14/38, 11/18 da tre per 41 punti) per stendere OKC, che perde palloni sanguinosi in attacco con Westbrook e Durant. Fondamentale anche l'apporto di Draymond Green e Andre Iguodala per i Warriors, che lunedì notte potranno giocarsi l'accesso alle Nba Finals in gara sette sul parquet amico della Oracle Arena.
Ancora una volta l'avvio sul campo di casa è favorevole ai Thunder, che aggrediscono gli avversari in difesa e a rimbalzo offensivo. Donovan decide di cambiare in ogni situazione per non concedere spazio dall'arco agli avversari, che però trovano comunque più facilità canestri da tre piuttosto che da due punti. Sono infatti Draymond Green e Klay Thompson a tenere a galla gli ospiti in un primo quarto difficile, in cui Bogut è soverchiato dalla maggiore energia di Adams e Ibaka, mentre Westbrook attacca a testa bassa alla prima occasione utile. Un'altra tripla di Harrison Barnes tiene a contatto Golden State, che però subisce un parziale che la fa barcollare a inizio secondo periodo, quando Enes Kanter, Dion Waiters e le altre riserve di OKC dominano contro i loro omologhi della Baia, spazzati via sul 33-21 (male Livingston e Speights). Tocca così a Iguodala cercare di spegnere il fuoco della Chesapeake Energy Arena, con Curry che fatica contro i cambi avversari e va a sbattere sugli aiuti al ferro degli interminabili difensori di Donovan. Sul 41-28 due canestri dall'arco di uno spaziale Thompson ridanno ossigeno ai campioni in carica, che nella propria metà campo soffrono moltissimo la fisicità di Steven Adams (da highlights una schiacciata del neozelandese su Green). Serge Ibaka non è da meno e i Thunder accelerano nuovamente sul finire del primo tempo, mentre gli uomini di Steve Kerr si salvano con una tripla di Curry e un gioco da tre punti di Barnes per andare all'intervallo lungo sotto 53-48.
Alla ripresa delle operazioni Thompson riprende da dove aveva lasciato, ovverosia sparando da cecchino dall'arco per il sorpasso ospite. Oklahoma City non si fa però impressionare e continua a macinare la sua pallacanestro, affidandosi con continuità a Kevin Durant e a Russell Westbrook. Il primo segna con movenze da fenicottero, il secondo sembra tarantolato e ancora una volta la forza di Adams e Roberson fa fare brutta figura a uno spaesato Ezeli, entrato in campo per un Bogut lento e macchinoso. Intanto Stephen Curry sale prepotentemente di colpi, mandando a bersaglio tiri da tre e conquistandosi liberi dalla lunetta in penetrazione. Durant e Westbrook replicano colpo su colpo, ed è poi ancora il turco Kanter a mostrare le sue doti in attacco in chiusura di quarto quarto, portando i Thunder avanti di otto lunghezze all'ultima pausa (83-75). Nel momento della verità Klay Thompson si inventa altre tre triple consecutive per sopperire alle difficoltà di Livingston e Speights, con Draymond Green entrato finalmente in partita sui due lati del campo. Gara sei si fa così avvincente e punto a punto, caratterizzata dalle sgasate di Westbrook e da gioco sotto canestro di Adams. Barnes non può sbagliare una tripla dall'angolo ben costruita da Curry, Thompson non smette più di segnare, eppure i padroni di casa sono ancora avanti grazie a Kevin Durant, immarcabile dal gomito. Negli ultimi cinque minuti Kerr torna al quintetto piccolo, facendo sedere Bogut e ottenendo grandi risposte in difesa da Andre Iguodala (importante un suo canestro in penetrazione). Intanto l'MVP si è acceso da tre punti, pareggia a quota 99, mentre poco dopo Durant e Westbrook pasticciano in attacco trovando solo palle perse. E' il momento dei Warriors, che azzannano la partita con gli Splash Brothers, che stendono definitivamente i rivali in un finale palpitante, in cui OKC mostra il lato peggiore di sè nella metà campo offensiva. Vince dunque Golden State, che porta così la serie alla bella, da giocarsi ad Oakland tra meno di quarantotto ore.
OKC Thunder (55-27). Punti: Durant 29, Westbrook 28, Ibaka 13, Roberson 11. Rimbalzi: Ibaka, Adams e Westbrook 9. Assist: Westbrook 11.
Golden State Warriors (73-9). Punti: Thompson 41, Curry 29, Green 14. Rimbalzi: Green 12, Curry 10. Assist: Curry 9.