Chi l'avrebbe detto un mese fa che avremmo assistito ad uno stravolgimento simile. I Thunder hanno sorpreso tutti, persino gli strafavoriti per il titolo, e proprio stanotte avranno l'opportunità di strappare quasi per intero il biglietto per le Finals. Proprio così, perchè ritrovarsi sotto 1-3 nella serie non sarebbe di certo semplice per gli Warriors. Golden State è obbligata a riscattarsi per tenere vive le speranze e per farlo c'è bisogno, necessariamente, di una scossa rispetto all'ultima apparizione.
Come è stato reso noto nella nottata, Draymond Green non è stato squalificato per il calcio rifilato al malcapitato Steven Adams nelle parti intime. Il gesto non è stato giudicato volontario, gli arbitri hanno semplicemente cambiato decisione da flagrant 1 a flagrant 2 e l'ala grande potrà partecipare al prossimo match, che lo vedrà sicuramente sommerso da una bordata di fischi in quel di Oklahoma City. Gara 3 è stata una delle sue peggiori partite stagionali e, al netto di un pronto riscatto, ci si può aspettare una gara difficile per lui: gli arbitri potrebbero e dovrebbero avere un occhio di riguardo nei suoi confronti, e con ogni probabilità, tutto ciò che avverrà nei suoi dintorni verrà visto sotto una speciale lente d'ingrandimento. Queste, tuttavia, sono solo chiacchiere e da un campione come lui ci si aspetta una pronta risposta sul campo: Grenn è diventato, con Curry, l'uomo barometro della squadra e, senza di lui, gli Warriors hanno pochissime speranze di rimontare. Buona parte dell'esito di questa gara girerà attorono alla sua prestazione, offensiva sì, ma soprattutto nell'altra metà campo, dove fin qui ha faticato nel trovare la bussola.
Un'altra chiave dalla quale dipenderanno le sorti degli ospiti, è la difesa, chiamata a fare un notevole passo in avanti e Steve Kerr ne è consapevole: durante tutto l'anno ed anche nelle partite dei playoff i più attenti hanno notato che la difesa dei campioni in carica è diminuita di intensità in maniera esponenziale. Non a caso sono calati di conseguenza i punti facili in transizione; del resto si sa, un buon attacco nasce innanzitutto da una buona difesa. Di cosa ha bisogno Golden State stanotte? Di quegli uomini che fanno il lavoro sporco e sono poco visti dalle telecamere, ma senza i quali le vittorie stentano ad arrivare: saranno inevitabilmente i Barnes e Iguodala (per citarne due) a condizionare le sorti dei campioni in carica. Una cosa di cui non ha avuto bisogno Kerr, fin qui, sembrano essere Varejao e Ezeli, ovvero il centro tipico. Bogut è completamente diverso rispetto a questi due giocatori, i quali non hanno saputo controbattere le seconde linee avversarie in nessun modo, soprattutto per quanto riguarda il "capellone" col numero 18. Alcune volte Ezeli ha fornito un buon contributo dando il meglio di sè, ma in questa serie è stato troppo discontinuo e poco efficace contro la coppia Adams/Kanter. La possibilità che coach Kerr dia più spazio al suo quintetto piccolo sembra essere realtà, anche se potrebbe perdere colpi a rimbalzo.
Su Oklahoma c'è poco da dire, anche quest'anno Donovan era stato criticato da molti, prima di diventare, in poche partite, un autentico "mago". Gran parte del merito va rivolta anche alle due stelle Durant e Westbrook, dalle cui mani dipendono le sorti di OKC. Se i Thunder proseguiranno su questa strada si farà molto dura per gli Warriors, i quali dovranno anche diminuire le palle perse onde rallentare l'impeto di KD e RW in contropiede. Questa notte, alle ore 3 italiane, si svolgerà uno dei match più importanti dell'intera stagione: impossibile fare pronostici che fino ad adesso non sono quasi mai stati rispettati; sarà il campo ad avere l'ultima parola.