Al termine della prima gara delle Western Conference Finals, negli occhi dei protagonisti dei Golden State Warriors che si presentano nella classica conferenza stampa, affiora un sentimento quasi mai provato: l'insicurezza. I campioni in carica sono in difficoltà, tecnica e fisica, forse per la prima volta negli ultimi due anni. La sconfitta in gara uno contro gli Oklahoma City Thunder li mette di fronte ad una nuova sfida, quella di recuperare il gap nella serie, con le certezze che vacillano e le spalle che iniziano ad avvicinarsi paurosamente al muro.
L'analisi della sconfitta da parte di coach Steve Kerr inizia dalla gestione degli ultimi minuti, nei quali la frenesia ha offuscato fin troppo la mente dei padroni di casa. Inoltre, un sorriso deluso per chiosare riguardo la prestazione dei suoi di stanotte: "Troppi tiri veloci. Negli ultimi minuti eravamo sotto di quattro e tiravamo sempre entro i primi secondi dell'azione. Inoltre le palle perse hanno inciso come al solito: otto per noi nel secondo tempo, due per loro. Se mi sento disperato? Si può usare qualsiasi parola, io stesso ho detto che un coach che perde gara 1 in casa dovrebbe esserlo e per questo di certo non sono tranquillo dopo stasera. Dobbiamo giocare meglio di quanto fatto oggi, dobbiamo e vogliamo vincere gara due".
Soltanto in apparenza tranquillo, ma visibilmente contrariato per l'esito della gara Stephen Curry, che ha provato così a glissare sulla sconfitta: "Sarà una serie molto lunga, non siamo preoccupati. Di certo è una situazione abbastanza nuova per noi. Dover recuperare uno svantaggio, soprattutto quando perdi in casa gara uno, non è mai facile. Abbiamo provato nell'ultimo quarto a metterci in partita, in ritmo e recuperare provando a correre di più, spesso ha funzionato, non stasera. Sarà divertente metterci alla prova per recuperare e tornare avanti nella serie". Senza giri di parole, invece, Draymond Green guarda con fiducia alla sfida di mercoledì: "Ci faremo trovare pronti. Il nostro avvicinamento alla gara è stato il solito. Abbiamo preparato la gara come dovevamo e la nostra difesa ha svolto quello che ci eravamo prefissati. In attacco qualcosa è cambiato nel secondo tempo, ed è su questo aspetto che lavoreremo maggiormente. Mercoledì sarà un'altra gara e vogliamo vincerla a tutti i costi".
Di contro un raggiante Billy Donovan, che al primo anno sulla panchina dei Thunder è riuscito a rivoltare la squadra come un calzino, soprattutto difensivamente. La sorpresa di gara uno è proprio questa, con l'attacco dei Warriors tenuto a soli 14 punti nell'ultimo quarto: "Di certo non sarà una serie facile. La cosa più importante è che i ragazzi entrando nel palazzo l'hanno recepito subito senza pensare "ah, ok, tutto andrà bene". E' una battaglia, stasera lo è stata e ci siamo fatti trovar pronti e reattivi in tutte le situazioni. Dopo l'intervallo di certo Russell Westbrook è salito di livello: ha dettato i ritmi della gara, ha messo tiri importanti e creato dal centro tutte quelle situazioni che avevamo pianificato. Nel finale la difesa ha fatto quel che poteva: di certo pensare di fermare una squadra come i Warriors, che ha quella abilità nel fare canestro, è difficile, ma ci siamo riusciti provando a contestare i loro tiri, a togliere il ritmo dalle loro mani ed ha funzionato. La serie, tuttavia, è ancora lunga".
Molto più ermetici e sulla difensiva i due protagonisti, che si limitano a guardare all'aspetto mentale e motivazionale alla base del successo: "Siamo riusciti ad essere concentrati per tutta la durata della gara, abbiamo avuto la forza di restare con loro in difesa e quando abbiamo avuto la possibilità di superarli ed allungare l'abbiamo fatto con molto cinismo. Siamo un gruppo a cui piace lottare fino alla fine e lo faremo per tutta la durata degli incontri" ha commentato Durant. Sullo stesso discorso si è infine pronunciato anche Westbrook, dominatore del secondo tempo: "Saranno tutte partite difficili, questo è un palazzetto duro dove giocare e vincere. Loro hanno grandi giocatori e una grande squadra, ma sono convinto che abbiamo anche noi una grande squadra, e quando la nostra testa è nel posto giusto, nella partita, possiamo giocarcela con tutti. Stasera, nonostante non sia stata la nostra migliore partita, siamo riusciti a portare a casa una grande vittoria".