Gli Oklahoma City Thunder vincono per la seconda volta consecutiva sul campo dei San Antonio Spurs (violato in stagione regolare solo dai Golden State Warriors) e si portano così sul 3-2 nella semifinale playoff della Western Conference. Grande protagonista per gli uomini di Donovan Russell Westbrook, che sfiora la tripla doppia con 35 punti, 11 rimbalzi e 9 assist (12/27 dal campo ma anche otto palle perse), e ribalta i texani, troppo lenti e prevedibili in attacco, dove il solo Kawhi Leonard va a segno con buona continuità, coadiuvato da Danny Green (20 punti, con sei su otto da tre). I padroni di casa soffrono terribilmente a rimbalzo (36 contro i 54 dei Thunder) e vedono il loro gioco offensivo fatto di isolamenti per Aldridge mostrare definitivamente la corda. Non sono più gli Spurs del movimento di palla, e per l'ennesima volta un attacco stagnante li costringe alla resa negli ultimi minuti di partita, quando un silenzioso Kevin Durant (23 punti con 8/21 al tiro) dà il suo contributo alla vittoria di OKC. Neroargento a un passo dall'eliminazione e dall'addio di Duncan e Ginobili, che potrebbero giocare la loro ultima gara Nba nel prossimo episodio della serie, in programma nella notte tra giovedì e venerdì.
Come già avvenuto in gara 2, San Antonio parte malissimo, tra errori banali e una palla che si muove poco e male nella metà campo offensiva. I Thunder avrebbero l'occasione di scappar via (2-9 in avvio), ma le troppe palle perse di Westbrook e Durant tengono a galla i padroni di casa, che reagiscono con Leonard e Danny Green. Ginobili, Mills e West danno una prima scossa dalla panchina per Popovich, ma sono canestri estemporanei, non di sistema, che non fanno male agli avversari, che intanto trovano in Waiters l'uomo che attacca nel secondo quintetto. Sotto 16-22 alla fine del primo quarto e surclassati a rimbalzo dai vari Adams, Ibaka e Kanter, gli Spurs si scuotono con Kawhi Leonard, vero uomo ovunque in grado di accendere l'AT&T Center giocando sui ventotto metri. Il numero due dei texani segna in penetrazione, trova una tripla e replica così a Westbrook e Durant, che hanno il merito di non smettere di attaccare nonostante le troppe palle perse. Ibaka fa poco più di un tiratore sugli scarichi, ma è Steven Adams a far perdere la testa a tutti i lunghi di Popovich, incapaci di contenerne l'esuberanza fisica. Roberson fa il suo in difesa, mentre dall'altra parte Parker attacca solo a sprazzi, con Aldridge che vede calare paurosamente le sue percentuali rispetto ai primi tre episodi della serie. Due canestri dall'arco dei soliti Leonard e Green chiudono un primo tempo intenso ma non spettacolare, raddrizzato in qualche modo da San Antonio, avanti 48-43 all'intervallo lungo.
Alla ripresa delle operazioni gli speroni sembrano poter assestare un colpo definitivo a OKC, con Danny Green assoluto protagonista con otto punti in due minuti che valgono il 62-49. E' il momento della svolta, perchè da qui in poi i padroni di casa faticheranno dannatamente in attacco, mentre i Thunder fanno letteralmente quello che vogliono a rimbalzo offensivo, guadagnandosi possessi extra e tiri liberi. Aldridge prova a scuotersi anche grazie all'aiuto di un Tim Duncan monumentale per intelligenza cestistica ma limitato atleticamente, ma il pallone rimane troppo fermo nelle mani di Parker e compagni, consentendo a uno strepitoso Westbrook di riportare sotto i suoi, che continuano a lucrare punti dalla lotta sotto i tabelloni, dove Kanter e Adams giganteggiano come contro dei lillipuziani. Quando Durant e (persino) Foye segnano cinque punti consecutivi per chiudere il terzo quarto, si ha la netta sensazione che gli ospiti ne abbiano di più: non basta infatti l'ennesima accelerazione griffata Danny Green (che dimostra quanto gli Spurs avrebbero avuto da guadagnare da un quintetto diverso, con un gioco più perimetrale) a stendere OKC, che non abbandona la contesa, anzi raddoppia grazie alle triple di Westbrook e Durant (78 pari a otto minuti dalla fine). Steven Adams spazza via chiunque si trovi dalle sue parti, Leonard prova a infiammare il pubblico di casa con una schiacciata delle sue, ma è Enes Kanter a portare avanti i Thunder sull'88-90 a meno di due minuti dal gong. Tony Parker pareggia con un raro jumper di serata, salvo sbagliare quello successivo, poi è Green a franare su Durant che fa due sue due ai liberi, a differenza del franco-belga per il 91-92 a quaranta secondi dal termine. Dopo il time-out di Dovan, KD perde una palla sanguinosa lasciando agli Spurs un'occasione unica per ribaltare il punteggio, ma ancora Parker si accontenta di un tiro dalla media distanza che trova solo il ferro. E' la fine per i padroni di casa, che subiscono anche un gioco da tre punti di Westbrook nel tentativo goffo di fare fallo e fronteggiano adesso un'eliminazione che ha del clamoroso solo per chi non conosceva i precedenti tra queste due squadre.
San Antonio Spurs (67-15). Punti: Leonard 26, Aldridge e Green 20. Rimbalzi: Aldridge 9. Assist: Parker 5.
OKC Thunder (55-27). Punti: Westbrook 35, Durant 23, Adams 12. Rimbalzi: Kanter 13, Adams e Westbrook 11. Assist: Westbrook 9.