Dalla fredda Toronto, al calore della Florida e di Miami. L'American Airlines Arena ospita gara tre della serie tra i beniamini di casa ed i canadesi allenati da Casey, con la serie in totale equilibrio dopo il successo dei ragazzi di Spoelstra nel supplementare di gara uno e la risposta dei padroni di casa guidati da Valanciunas nel finale del quarto periodo di gara due. Sfide fin qui discretamente simili, con pochissime virgole che hanno spostato l'equilibrio da una parte piuttosto che da un'altra: se agli albori della serie i canestri di Wade avevano deciso la prima sfida, i rimbalzi del lituano, uniti ai canestri di Carroll ed alle palle perse di Miami hanno condizionato il crepuscolo della seconda. 

COSA PUO' CAMBIARE IN FLORIDA

Spoelstra, fin qui pacato e tranquillo, potrebbe sfruttare il fattore campo ed ambientale per portare la serie e l'inerzia tutta dalla sua parte: ritmi alti, quasi vertiginosi, che Dragic e compagni potrebbero utilizzare per elevare il numero dei possessi e provare a sfruttare le difficoltà al tiro di Toronto, che sta tirando malissimo con i due protagonisti principali. Di contro, dopo aver deciso gara due, Toronto potrebbe aver capito che gli isolamenti in post basso di Valanciunas su Whiteside non rappresentano soltanto una scelta secondaria, bensì potrebbe essere la causa principale per un'eventuale ribaltone, tecnico e fisico, della serie: qualora il lituano riuscisse a prendere il predominio del pitturato, tutte le attenzioni della difesa di Miami si sposteranno su di lui, lasciando probabilmente spazio per tiri aperti ai compagni.   

I FATTORI DELLA SERIE 

In negativo, come in positivo, le fortune dei Raptors verranno sancite dalle percentuali, fin qui scadenti, di DeRozan e Lowry, prime due bocche da fuoco per la stagione intera. Tuttavia, in gara due la forza del gruppo a disposizione di coach Casey, unita alle variazioni tattiche che hanno permesso a Carroll e Valanciunas di pareggiare la serie, hanno ridato fiducia ed entusiasmo alla compagine canadese. Di contro, Miami ha avuto sulla racchetta un potenziale match point nell'overtime di gara due, con Wade che ha sottolineato le pecche della squadra, difensivamente, ed il poco cinismo in attacco, dove le troppe palle perse hanno condizionato, negativamente, l'esito del match. Dragic, fin qui, è il perno dell'attacco di Miami, ed ha trovato terreno fertile nelle lacune difensive di un Lowry visibilmente sotto tono. Qualora lo sloveno dovesse continuare a battere sistematicamente il suo avversario, aprendo per i tiri dei compagni o chiudendo al ferro, le speranze dei Raptors sarebbero visibilmente ridotte al lumicino.

LE CHIAVI DALLA PANCHINA

Poco incisive, fin qui, entrambe le panchine, che entrando nella serie hanno pagato inesperienza e poca abitudine a giocare a questi livelli partite di questa importanza. Da una parte Richardson e Winslow, dall'altra Joseph e Ross potrebbero dare una marcia in più alle rispettive squadre per imprimere un ritmo differente al match quando i titolari saranno chiamati, necessariamente, a rifiatare. Con la serie che si protrarrà almeno fino a gara 5, le energie fresche dalla panchina e la lunghezza del roster rappresenteranno un'altra arma in più per portare a casa l'esito della contesa.