Da Kemba Walker a Kyle Lowry: cambiando l'ordine dei fattori, il risultato ultimo non muta affatto. Dwyane Wade continua a scrivere pagine indelebili della sua carriera cestistica e, dopo aver trascinato i suoi Miami Heat in semifinale di Conference, batte, praticamente da solo nell'overtime di gara 1, i Toronto Raptors. Non è bastato nemmeno il buzzerbeater sulla sirena dei tempi regolamentari ai canadesi per trascinare l'Air Canada Center e l'inerzia della gara dalla loro parte, perché l'orgoglio e l'abitudine di Miami a giocare questo tipo di partite ha fatto la differenza nel prolungamento, dove il carisma ed il talendo di Wade è salito al proscenio. Heat in vantaggio, meritatamente, nella serie, dopo aver condotto il match per tutta la durata della ripresa.
Il commento di coach Spoelstra esalta, in tal senso, le capacità della sua squadra a reagire in maniera positiva agli eventi avversi del match. Non era facile, dopo il canestro beffa del pareggio, reagire in quel modo e gli Heat ci sono riusciti con personalità. Questa l'analisi del tecnico: "Sono davvero soddisfatto ed orgoglioso di come la squadra ha reagito al canestro di Lowry del supplementare. Non era facile, devo fare i miei complimenti a Toronto, ma sono contento di come abbiamo approcciato l'overtime, reagendo con gli attributi e con la testa: abbiamo sfruttato le nostre capacità al tiro, fatto le scelte giuste in attacco e difeso alla grande. Era molto importante vincere questa gara, soprattutto per la mentalità vincente dimostrata nei momenti cruciali della sfida, dove siamo riusciti a mettere la testa avanti nel punteggio senza mai abbatterci".
Anche Dwyane Wade fa l'eco al suo allenatore, partendo però da un punto di partenza differente rispetto a quanto detto dal coach: "Abbiamo dovuto vincerla due volte stanotte, ma poco importa. Quando ho visto la palla di Lowry entrare pensavo fossimo morti. E' chiaro che ti pieghi sulle ginocchia e pensi che dovevi chiuderla nei tempi regolamentari. Tuttavia era importante reagire di squadra come abbiamo fatto e, dopo esserci rimboccati le maniche, abbiamo pensato che c'erano altri cinque minuti da giocare per portare la gara a casa e ci siamo riusciti nel modo migliore possibile. E' una grande vittoria".
Deluso, chiaramente, coach Dwane Casey dalla parte opposta, anche se il tecnico dei Raptors ha elogiato la prestazione dei suoi, mettendo però l'accento anche sugli aspetti da modificare in vista del prosieguo della serie: "All'interno di una gara di playoff tutti i possesso sono importanti. Sono soddisfatto di come abbiamo reagito alle difficoltà, riuscendo a trovare il giusto ritmo in attacco nel quarto periodo e chiuso gli spazi in difesa. Certo, ho creduto di poterla vincere in qualsiasi momento, soprattutto dopo il tiro di Lowry sulla sirena. Tuttavia, dobbiamo migliorare le percentuali al tiro, perfezionare qualcosa nell'esecuzione dei giochi che potrebbe permetterci di facilitarci il compito nelle prossime gare. Ma mi è piaciuto il ritmo dato alla gara, la velocità con la quale abbiamo giocato".
Dello stesso avviso anche DeRozan, che ha guardato agli aspetti da migliorare per puntare a ribaltare il fattore campo e l'inerzia nella serie: "E' il basket, può capitare di perdere una gara, ma noi dobbiamo fare di tutto per provare a limare i dettagli sbagliati e provare a fare di meglio nelle prossime gare. Abbiamo avuto un paio di occasioni per vincere la gara e non le abbiamo sfruttate, dobbiamo migliorare questo aspetto. Adesso la sfida si fa più stimolante ancora, dobbiamo vincere gara due per puntare a fare quel che dobbiamo anche a Miami".